Martedì 3 Dicembre 2024

Tolleranze esecutive: quali sono e come si regolano

Intento / è quello di sanare in automatico i piccoli scostamenti

Passa dal doppio  al triplo del costo  di produzione dell’opera

Passa dal doppio al triplo del costo di produzione dell’opera

Con tolleranze esecutive si intendono irregolarità geometriche, piccole modifiche alle finiture, diversa collocazione di impianti o opere interne eseguite durante i lavori. Vi rientrano il minore dimensionamento dell’edificio, la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali, le irregolarità esecutive di muri esterni e interni e difforme ubicazione delle aperture interne, la difforme esecuzione di opere di manutenzione ordinaria, gli errori progettuali corretti in cantiere e gli errori materiali di rappresentazione progettuale. Affinché però si parli di tolleranze esecutive, queste non devono comportare violazioni della disciplina urbanistica ed edilizia e non devono pregiudicare l’agibilità dell’immobile. In sintesi, dunque con tolleranze costruttive ci si riferisce a scostamenti entro il 2% dai parametri autorizzati, mentre le tolleranze esecutive sono irregolarità di minima entità eseguite durante i lavori, per l’appunto anche nominate come tolleranze di cantiere. Con l’introduzione del decreto Salva Casa, la nuova norma sulle tolleranze esecutive intende regolarizzare in automatico i piccoli scostamenti legati alla realizzazione materiale delle opere, se presenti sin dalla realizzazione dell’immobile. Vengono sanati ad esempio gli errori di esecuzione come pareti in una posizione differente o con una forma diversa rispetto a quanto autorizzato, finestre collocate in una posizione diversa o leggermente più grandi, le nicchie o per le porte interne, anch’esse spostate rispetto ai documenti ufficiali.