Le tolleranze edilizie o costruttive sono quelle difformità edilizie di lieve entità che non costituiscono violazione della normativa edilizia. Il Decreto Salva Casa introduce allora significative modifiche alle tolleranze costruttive, ovvero le difformità edilizie consentite entro determinati limiti. In relazione agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, le tolleranze costruttive sono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile. Pertanto, minore è la superficie utile maggiore è il limite consentito percentualmente. La misura consente di tenere conto, nell’ambito della definizione della tolleranza, di discostamenti minimi rispetto alle caratteristiche costruttive previste nei titoli abilitativi che, se considerate su superficie di modesta entità, possono impattare, seppur minime, per più del 2 per cento del totale. Più nello specifico, il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari previsto dal titolo abilitativo non costituisce violazione edilizia se contenuto entro limiti che vanno dal 2% per le unità immobiliari con superficie utile superiore ai 500 metri quadrati, al 6% per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 60metri quadrati. Le tolleranze costruttive riguardano scostamenti entro il 2% dai parametri autorizzati, mentre le tolleranze esecutive sono irregolarità di minima entità eseguite in cantiere durante i lavori. Va precisato che il calcolo della superficie utile, intesa come quella calpestabile, va fatto sulla superficie oggetto dell’iniziale provvedimento di assenso scorporato di eventuali frazionamenti eseguiti. Altra novità introdotta dal decreto è che la previsione originaria del 2% è riferibile anche alle misure minime delle disposizioni in materia di distanze e di requisiti igienico-sanitari. Tutti gli interventi cui si applicano le tolleranze, non costituendo violazioni edilizie non richiedono nessun procedimento abilitativo, né formale sanatoria.
EconomiaTolleranze costruttive: le modifiche alle difformità edilizie consentite