Dall’edilizia “green” all’edilizia sostenibile. Un cambiamento di paradigma che ad oggi sembra difficile da raggiungere tanto quanto gli obiettivi dell’una e dell’altra, certamente simili. Per capire quanto sia o meno radicato questo concetto in Italia e nel mondo, l'Osservatorio della Costruzione Sostenibile, lanciato nel 2023 dal Gruppo Saint-Gobain, ha presentato la seconda edizione del “Barometro della Costruzione Sostenibile", studio condotto dall'istituto di ricerca Csa. Il fine ultimo è la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, con un percorso che si pone di «ridurre drasticamente e in modo permanente le emissioni di gas serra legate all'edilizia, di preservare le risorse naturali non rinnovabili, e di ridurre i consumi energetici». A qualificare l’edilizia sostenibile, però, c’è un fattore ancora troppo poco considerato: al centro, non c’è solo l’ambiente, ma anche e soprattutto il benessere degli utenti. Il sondaggio ha coinvolto professionisti, studenti, rappresentanti eletti e membri di associazioni, toccando la bellezza di 22 paesi differenti (un anno fa erano 10), tra i quali anche l’Italia. Il quadro venutosi a delineare è un po’ quello suggerito dalle premesse del primo paragrafo: anche se gran parte dei partecipanti ritiene l'implementazione di una edilizia più sostenibile – e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito – una questione importante o prioritaria, il 45% dei rappresentati eletti dichiara di non averne mai sentito parlare. Incoraggiante, invece, è il fatto che la familiarità con l’argomento sia cresciuta in generale del 5% (oggi all’87% complessivo) in un anno. Per di più, il 92% dei professionisti del settore edile crede che l’edilizia sostenibile costituirà tutto o parte del loro business nel prossimo quinquennio. Il 98% degli intervistati italiani si è dichiarato familiare con l’edilizia sostenibile, ma solo l’8% giudica come prioritaria la salute degli utenti, e solo il 2% pensa che guardi alla resistenza ai rischi climatici. Se la media globale si attesta al 42%, infatti, ben il 63% dei rispondenti italiani pensa che l’edilizia sostenibile si basi su costruzioni energeticamente efficienti. In Italia più che altrove si pone attenzione alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica (36%), ma è una sorpresa il 35% (la media globale è ferma al 13%) che ha indicato l’aumento degli aiuti pubblici ai privati come seconda azione prioritaria per lo sviluppo delle costruzioni sostenibili nel paese.
EconomiaEdilizia sostenibile, gli utenti al centro di tutto. L’Italia chiede più aiuti pubblici per