Martedì 16 Luglio 2024

Ecco quando anche un familiare convivente può ottenere vantaggi alle ristrutturazioni

Agevolazioni / Coniuge, parenti e affini sono tra i possibili beneficiari

il familiare convivente può beneficiare delle detrazioni sulla ristrutturazione

il familiare convivente può beneficiare delle detrazioni sulla ristrutturazione

Le norme relative al cosiddetto “Bonus Ristrutturazione” non smettono di generare interrogativi tra i contribuenti, complice, probabilmente, la non completa chiarezza di alcuni passaggi che, unita alle numerose variazioni intervenute in questo settore negli ultimi tempi, contribuiscono senza dubbio a creare un po’ di confusione. E le domande sorgono quasi spontaneamente. In particolare, ci si chiede con sempre maggiore insistenza se un familiare convivente abbia o meno la possibilità di ottenere il bonus ristrutturazione. L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta con una sua comunicazione che sembra chiarire in modo definitivo l’annoso dilemma. Ci si è dunque interrogati riguardo al dubbio sulle modalità con cui il familiare convivente possa beneficiare delle detrazioni sulla ristrutturazione. Ripercorrendo la normativa sul bonus ristrutturazioni, l’Agenzia ha dunque ricordato che, tra i contribuenti che possono richiedere le detrazioni per la ristrutturazione di un immobile, è compreso il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, cioè il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. La norma è da intendersi in senso estensivo: occorre infatti precisare che il bonus ristrutturazioni spetta anche quando i titoli abilitativi e le autorizzazioni, eventualmente richieste per la realizzazione dei lavori, sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare. Va ricordato che, per usufruire delle detrazioni sulla ristrutturazione, è necessario che lo status di convivenza si verifichi sia nel momento in cui si presentano o si richiedono i titoli abilitativi o si iniziano i lavori, sia nel momento del pagamento delle spese, momento che può anche precedere l’avvio dei lavori. Procedendo dunque con il chiarimento, l’Agenzia delle Entrate conferma che, ferme restando le altre condizioni previste dalla normativa per aver diritto al bonus ristrutturazione, la detrazione spetta anche quando le abilitazioni amministrative richieste dalla legislazione edilizia, in relazione alla tipologia di lavori da realizzare, ossia concessioni, autorizzazioni, etc., sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare. Si ricorda infine che la detrazione Irpef del 50% sulle spese per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni di edifici residenziali con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, rimane attiva fino al prossimo 31 dicembre. Una scadenza da tenere in mente, per una maggiore comprensione della norma, della sua applicabilità e soprattutto delle sue tempistiche.