Mercoledì 17 Luglio 2024

Bonus ristrutturazione: il caso dei fabbricati rurali

Riduzione / Rimborso al 50% se l'immobile diventa un'abitazione

La destinazione d'uso in abitazione va esplicitata nei permessi durante i lavori

La destinazione d'uso in abitazione va esplicitata nei permessi durante i lavori

Nato come misura eccezionale durante la pandemia da Covid-19, il “Superbonus” è via via destinato a scomparire rimanendo attivo in particolare solo per condomini, interventi su Onlus socio-sanitarie ed edifici terremotati, ma con percentuale a scendere (al 70% nel 2024, al 65% nel 2025). Da FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, sono però emersi ulteriori dettagli in materia di ristrutturazioni per quanto riguarda il bonus al 50%. Per i fabbricati rurali: considerato un limite di spesa – fino al 31 dicembre 2024 – di 96 mila euro, il bonus per il 2024 sarà inerente al singolo immobile, includendo anche eventuali altri accatastati separatamente come magazzini, cantine o simili. In questo senso, è arrivata un’importante conferma: nel caso in cui sia fruibile il bonus, infatti, rientreranno anche tutti i fabbricati rurali – dunque accatastati come tali – che al termine dei lavori vedranno modificata la loro destinazione d’uso in semplice abitazione. Quest’ultima, quindi, andrà esplicitata nei vari permessi (SCIA inclusa) durante i lavori. Va ricordato, peraltro, che la detrazione Irpef del 50% dovrà essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo (nell’anno della spesa e – per gli aventi diritto – in quelli successivi).