Martedì 16 Luglio 2024

Bonus mobili, occhio al tetto di spesa. Calcolare gli acquisti tra 2023 e 2024

Vademecum / Tutto quello che bisogna sapere per non incorrere in errori sul limite di tempo tra la ristrutturazione e l'acquisto oltre che sugli importi che possono essere portati in detrazione

il tetto di spesa del bonus mobili è variato di qualche migliaio di euro

il tetto di spesa del bonus mobili è variato di qualche migliaio di euro

Come funziona il tetto di spesa del bonus mobili 2024 se le spese per gli arredi vengono sostenute a cavallo di due anni? Capire qual è il limite di spesa su cui calcolare la detrazione è un passo fondamentale per non sbagliare la dichiarazione dei redditi e non finire sotto la lente del Fisco. Negli anni il tetto di spesa del bonus mobili è variato. In particolare, nel 2024 è sceso a 5mila euro rispetto agli 8mila euro del 2023. Se, quindi, per gli acquisti effettuati nello stesso anno la soluzione è immediata, qualche incertezza sorge per le spese sostenute in anni diversi, anche se collegate allo stesso intervento di ristrutturazione. Un altro fattore da considerare è il tempo che deve intercorrere tra l’intervento di ristrutturazione e l’acquisto degli arredi ed elettrodomestici incentivati con il bonus mobili 2024. In generale, la normativa sul bonus mobili prevede che la detrazione può essere richiesta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, a condizione che l’intervento di ristrutturazione sia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Come già accennato, il tetto di spesa del bonus mobili 2024 è sceso a 5mila euro. Le spese sostenute nel 2024, sommate a quelle effettuate nel 2023, devono rispettare questo nuovo tetto di spesa. L’importo massimo, su cui calcolare la detrazione, deve essere cioè considerato al netto delle spese dell’anno precedente per le quali è stato già richiesto il bonus mobili. Ad esempio nel 2023, anno in cui il tetto di spesa era pari a 8mila euro, sono stati spesi 3mila euro e portati in detrazione 1.500 euro, con un plafond residuo di 5mila euro. Nel frattempo però, dal 1° gennaio 2024, il tetto di spesa è sceso a 5mila euro; di conseguenza il plafond residuo è diventato 2mila euro (la differenza tra la spesa di 3mila già agevolata e il nuovo tetto di 5mila) e la detrazione massima 1000 euro. Gli importi eccedenti queste cifre non beneficeranno di alcuna detrazione fiscale. A conferma di questa interpretazione c’è la soluzione prospettata l’anno scorso dall’Agenzia delle Entrate che, chiamata a pronunciarsi sul dubbio sugli acquisti tra il 2021 (anno in cui il tetto del bonus mobili era pari a 16mila euro) e il 2022 (anno in cui il tetto di spesa è passato a 10mila euro) è arrivata alle stesse conclusioni.