Roma, 20 gennaio 2025 – Rendere la casa automatica, funzionale, con controlli da remoto e ottimizzazione dei consumi, è futuristico ma anche costoso. Per aiutare chi decidesse di rendere la propria abitazione più smart, anche per il 2025 il Governo ha previsto dei bonus. In particolare, sono due quelli fra cui si può scegliere: l’Ecobonus al 65% e il Superbonus.
Detrazioni per interventi di domotica
Stando alle ultime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, anche per il prossimo triennio sarà possibile portare in detrazione gli interventi di domotica che si decida di effettuare nella propria abitazioni, precisamente quelli che riguardano gli impianti di climatizzazione e quelli di generazione dell’acqua calda sanitaria (acs).
Come recita l’articolo 11 del Decreto Efficienza Energetica, gli interventi devono riguardare le classi A e B, e “consentire la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell'impianto purché funzionanti; mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti; consentire l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto”.
Chi usufruirà dei bonus?
Per poter usufruire delle detrazioni, si deve ovviamente avere la proprietà dell’immobile e la certificazione del progettista, e i due bonus previsti valgono esclusivamente per immobili residenziali e non per quelli commerciali, già con impianti termici esistenti. Fra le spese che vengono riconosciute, vi sono sia la posa e fornitura delle apparecchiature elettriche e meccaniche, sia le opere murarie indispensabili all’installazione dei dispositivi. Non rientrano invece i device per interagire a distanza, come cellulari, pc e tablet.
Differenze fra Ecobonus al 65% e Superbonus
Vi sono differenze in base al tipo di bonus che si sceglie. Ad esempio, qualora si optasse per aderire all’Ecobonus al 65%, si otterranno detrazioni sull’imposta Irpef nel giro di 10 anni, invece col Superbonus basteranno 4 anni ma si otterrà qualcosina in meno. Infatti, col Superbonus è possibile sfruttare la sconto direttamente in fattura oppure cedere il proprio credito. In caso di Ecobonus, occorrerà provvedere al pagamento con bonifico parlante e inviare copia della comunicazione all’Enea, la quale richiederà alcune informazioni. Il bonifico parlante può essere sia postale che bancario, e ha come particolarità quella di avere al suo interno alcune informazioni dettagliate che l’ordinante dovrà inserire nella causale. Tornando alle informazioni da fornire all’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, esse riguardano sia i metri quadri dell’appartamento interessati all’automazione, sia i servizi gestiti, sia la stima del risparmio di energia primaria rinnovabile, a seguito dell’installazione dell’impianto domotico.