Lunedì 20 Gennaio 2025
MAURIZIO GUCCIONE
Distretti

Vola l’export. Pesano i costi dell’energia

Il distretto cartario della Lucchesia: numeri e sfide dell'industria cartaria. Analisi dei dati di produzione, occupazione e esportazioni, con focus sull'importanza della transizione ecologica e delle politiche industriali.

Il distretto cartario della Lucchesia: numeri e sfide dell'industria cartaria. Analisi dei dati di produzione, occupazione e esportazioni, con focus sull'importanza della transizione ecologica e delle politiche industriali.

Il distretto cartario della Lucchesia: numeri e sfide dell'industria cartaria. Analisi dei dati di produzione, occupazione e esportazioni, con focus sull'importanza della transizione ecologica e delle politiche industriali.

Il distretto cartario della Lucchesia è una vera e propria entità industriale con numeri che restituiscono la percezione dell’importanza in termini di produzione e di occupazione. Una luce su questo importante comparto sarà accesa oggi a Palazzo Bernardini di Lucca per l’ultimo appuntamento del ciclo di QN Distretti 2024. Le imprese sono ben 332 e gli occupati ammontano a 10.857 unità. Numeri importanti che si traducono in fatturato: 5.900 milioni di euro, di questi 2.012 milioni di euro appannaggio dell’export. Due gli ambiti: carta e cartotecnica da un lato, mentre l’altro è dato dalle macchine per cartiera. Nel primo ambito le imprese sono 235, gli occupati 7932, il fatturato si assesta a 5.060 milioni di euro, di questi 1.427 derivano dall’export.

Nel periodo gennaio-giugno 2024, vediamo per la produzione industriale un +3,6% e un -13,6% in termini di esportazioni in valori. Per quanto poi concerne una voce importante come l’energia, sono 1584 (GWh/a) esclusa l’autoproduzione, il 22% dei prelievi 2022 del cartario italiano e l’89% della Toscana secondo i dati Terna relativi all’anno già citato. Passiamo a esaminare il settore macchine per l’industria cartaria, altra eccellenza presente nel distretto lucchese. Le imprese sono 97 che occupano 2925 addetti; il fatturato complessivo invece, ammonta a 840 milioni di euro, di questi 585 provengono dall’export.

La produzione industriale relativa al primo semestre di quest’anno ha visto un -0,2% mentre per l’ esportazione, in valori e nello stesso periodo, è volata a +32,3%. I mercati principali in valori, vedono l’Europa attestarsi al 92% per il comparto carta e cartotecnica; il comparto delle macchine per l’industria cartaria, vede invece il mercato europeo al 45%, l’America al 31%, l’Asia al 18% e l’Africa al 4%, i cui numeri sono riferiti all’anno 2023.

"La situazione economica internazionale è delicata e complessa – commenta Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord, protagonista oggi a Palazzo Bernardini –, condizionata da criticità importanti sul piano geopolitico. Nessun settore sfugge alle dinamiche innescatesi, nemmeno un’eccellenza forte come il cartario che anche nell’ultima rilevazione del Centro studi della nostra associazione, relativa al 3° trimestre 2024, mostrava a Lucca un sensibile incremento (+1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023)".

All’evento di oggi promosso da Quotidiano Nazionale partecipa anche Giorgio Bartoli, componente del Consiglio di Presidenza di Confindustria Toscana Nord. "Il settore cartario in tutte le sue declinazioni (tissue, cartone, prodotti per gli usi più diversi e innovativi) – dice Bartoli – ha nel distretto lucchese esempi di valore altissimo a livello internazionale. Fare industria al meglio però non è sufficiente per assicurare risultati ottimali, soprattutto in momenti in cui i mercati sono difficili e la concorrenza internazionale è agguerrita. Occorrono condizioni di contesto favorevoli al fare impresa, a cominciare dal tema cruciale della transizione ecologica, che nel caso del cartario significa in primo luogo energia. Politiche industriali efficaci, legislazione europea e nazionale coerente con i bisogni, snellezza e pragmatismo sul piano autorizzativo: tutto questo è indispensabile per sostenere le imprese".