Parlare di Sofidel Spa, significa procedere nell’evoluzione di un’industria cartaria che non ha mai smesso di guardare il futuro. Impresa e sostenibilità, sviluppo economico e sostenibilità fanno del colosso cartario un esempio di lungimiranza. Partiamo da quella che possiamo definire la sfida epocale, ovverosia la transizione ecologica. Si parte da qui, appunto dalla sfida epocale per l’industria cartaria, un settore fortemente energivoro. Sofidel, azienda tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, con attività produttive sia in Europa che negli Stati Uniti, ha scelto di affrontarla facendo della sostenibilità una leva strategica del suo modello di crescita.
Dalla riduzione delle emissioni climalteranti, alle politiche di approvvigionamento della materia prima, alla razionalizzazione dell’uso della risorsa idrica, alla riduzione del ricorso alla plastica convenzionale nei pack di prodotto, l’attenzione alla limitazione degli impatti sul capitale naturale è una costante del suo lavoro.parlando di insidie della transizione, Riccardo Balducci Group Sustainability Director di Sofidel afferma.
"Sì, è così, ma il percorso non è semplice – afferma Riccardo Balducci, Group Sustainability – perché la transizione energetica richiede intatti risorse notevoli e il rapido sviluppo delle tecnologie comporta il rischio di un’obsolescenza precoce degli investimenti. A creare ulteriore complessità uno scenario geopolitico globale che ha portato a una instabilità dei mercati energetici e alla volatilità dei prezzi delle materie prime. Per noi, in più, il fatto di essere attivi in due ambiti, quello europeo e quello nordamericano, caratterizzati da contesti normativi e prezzi dell’energia differenti".
Per quanto riguarda poi la “strategia multi-opzione”, Sofidel sta attuando una strategia energetica multi-opzione per sfruttare tutte le potenzialità che i contesti climatici, infrastrutturali e normativi in cui opera possono offrire. Alcuni esempi. In Svezia, nello stabilimento di Kisa, è in fase di sperimentazione un innovativo impianto che produce gas di sintesi (bio-syngas) da biomassa legnosa, proveniente da filiera locale, per alimentare il processo di asciugatura della carta. Una tecnologia sviluppata in collaborazion con una società svedese con lo scopo di realizzare una soluzione applicabile “a piè di fabbrica”, ovvero adatta per un singolo impianto cartario. Nel Regno Unito, dove il governo punta sull’uso dell’idrogeno, Sofidel aderisce a due progetti per lo sfruttamento di questo combustibile: il primo porterà alla riconversione di una raffineria di petrolio che produrrà idrogeno verde, ottenuto grazie a un processo di elettrolisi dell’acqua alimentato da energia rinnovabile, per lo stabilimento di Baglan, in Galles; il secondo consiste nella partecipazione a una partnership industriale impegnata nell’attrazione di investimenti per l’utilizzo dell’idrogeno di cui beneficerà lo stabilimento di Leicester Hamilton Park (uk).
Mentre in Francia, Sofidel ospita invece presso il proprio stabilimento di Roanne un impianto di produzione di biometano realizzato dalla comunità locale e il cui combustibile sarà impiegato per gli scopi cartari. Presso l’altro stabilimento francese di Frouard, è in costruzione una seconda caldaia alimentata da biomassa proveniente dalla manutenzione delle aree boschive locali. Alle opzioni tecnologiche Sofidel affianca anche soluzioni di mercato, come i contratti di approvvigionamento di lungo periodo (i cosiddetti PPA: Power Purchase Agreements) di energia elettrica da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, attivati in Italia e Spagna e, dal 2025, in Grecia.