"Il Mercato alimentare di Milano è un’eccellenza. Abbiamo previsto un investimento proprio su questa struttura dopo anni di discussioni sul tema. Prima e dopo l’Expo 2015 abbiamo continuato a lavorare in questa direzione ed è già stato inaugurato il primo nuovo padiglione dell’Ortomercato". Così la vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo che apre oggi l’appuntamento di QN Distretti ’Eccellenza agroalimentare a Milano. Sviluppo e innovazione nel Mercato alimentare Foody’ insieme al presidente di Sogemi Cesare Ferrero.
Rispetto a cosa cambierà con la riqualificazione del Mercato alimentare di Milano, la vicesindaco è convinta che sia fondamentale "abbandonare la concezione periferica dell’Ortomercato. Al suo interno attualmente produciamo cultura, presentiamo libri, organizziamo cene. Questo è uno dei luoghi dove si combatte con più convinzione lo spreco alimentare e la povertà. Il Mercato alimentare ormai fa parte della città, non è qualcosa di esterno o lontano".
E poi ci sono gli otto hub quartiere. "Gli hub – afferma Scavuzzo – sono uno diverso dall’altro. I primi tre realizzati ci sono valsi l’Earthshot Prize, il prestigioso riconoscimento internazionale dedicato alle migliori soluzioni per proteggere l’ambiente. Con i fondi ottenuti grazie al premio, siamo riusciti ad aprire gli ultimi tre hub. Foody è l’hub del post-Covid. Che cosa accade in queste strutture? Abbiamo dei produttori e dei fornitori che trattano cibo fresco di qualità. L’obiettivo è recuperare gli alimenti prima che diventino rifiuti e distribuirli immediatamente a chi ne ha più bisogno".
Oltre ai mercati scoperti, sempre molto frequentati dai cittadini, ci sono quelli comunali che stanno attendendo un piano di rilancio. Comune e Sogemi sono pronti a investire su queste strutture. "Una strada – continua la vicesindaco – che abbiamo già avviato, ad esempio nel Mercato di Gorla, a Nolo, dove c’è anche uno degli hub alimentari. Sogemi è nostra alleata su questo fronte. Abbiamo bisogno di riqualificare alcuni Mercati comunali coperti e di reinserirli nel tessuto urbano, in modo che riprendano la loro vocazione popolare. Non devono diventare spazi di élite, ma essere belli e luoghi di socialità, come i Mercati coperti in corso XXII Marzo e al Giambellino. Mentre il Mercato di piazzale Selinunte l’abbiamo trasformato in uno spazio per lo sport".
Massimiliano Mingoia