di Matteo Lepore*
La filiera del packaging rappresenta una delle eccellenze del nostro territorio, non solo in termini industriali e di risultati di mercato, che pure vanta risultati significativi per solidità, crescita, livelli occupazionali e capacità di ricerca applicata e numero di brevetti registrati; ma anche in termini di cultura d’impresa, che porta a sperimentare soluzioni innovative anche in campo sociale e ambientale.
Un settore che nel nostro territorio vede la presenza di importanti aziende, alcune delle quali storiche, che hanno una caratteristica che le rende uniche nel panorama italiano ed europeo: quella di avere sedi ed un export attivo in tutto il mondo, ma cuore e testa a Bologna. Questo consente di sviluppare una relazione virtuosa con le istituzioni, i lavoratori e la comunità territoriale, attraverso iniziative e azioni strutturali che puntano a restituire e condividere valore per tutti. Lo vediamo in particolare anche nella qualità delle relazioni sindacali, sopratutto per le aziende leader, dove c’è un impegno straordinario su formazione e welfare aziendale.
Non è un caso che questo settore sia caratterizzato da un elevato tasso di creatività imprenditoriale, e capacità di rinnovarsi ed adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Lo abbiamo visto in particolare durante il Covid, dove con grande rapidità il comparto si è adattato per accompagnare l’esplosione del delivery. E altrettanto vediamo sulla sfida della transizione ecologica, dove è costante la ricerca di soluzioni innovative anche nei processi industriali per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Quello del packaging è un settore che non è fatto però solo di imprese avanzate, ma di un vero e proprio ecosistema dell’innovazione che vede la collaborazione costante con Università, centri di ricerca e strutture di formazione avanzata, oltre che con le istituzioni. Un settore strategico per diverse ragioni quindi, che crea buona occupazione, genera valore per il territorio e rappresenta una delle punte di diamante dell’economia della Conoscenza e del saper fare, uno degli assi di sviluppo nel quale crediamo di più.
*Sindaco di Bologna