Giovedì 27 Febbraio 2025
ACHILLE PEREGO
Packaging

"Su caro-costi ed energia serve una svolta"

Confartigianato Trasporti chiede al governo incentivi per la transizione ecologica e digitale dell'autotrasporto.

Confartigianato Trasporti chiede al governo incentivi per la transizione ecologica e digitale dell'autotrasporto.

Confartigianato Trasporti chiede al governo incentivi per la transizione ecologica e digitale dell'autotrasporto.

Azioni urgenti per la transizione green e digitale dell’autotrasporto. Era stata la forte richiesta lanciata al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, all’assemblea dello scorso novembre di Confartigianato Trasporti. L’associazione che rappresenta circa 20mila imprese delle quasi 100mila del settore dei trasporti. Richieste per le quali in questi mesi, esordisce Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti e relatore all’appunto su logistica e mobilità in programma oggi a Bologna per l’iniziativa QN Distretti, dal governo non sono arrivate risposte mentre è cominciato un 2025 complicato, con il rallentamento delle attività economiche che coinvolge anche il mondo dei trasporti che invece deve far fronte al caro-costi ed energia che pesa sulla redditività delle imprese.

L’unica azione intrapresa, aggiunge Lo Monte, riguarda gli incentivi per il rinnovo del parco circolante con il click day del 16 dicembre. Giorno in cui in pochi secondi sono stati esauriti i 25 milioni di euro disponibili per l’acquisto di veicoli commerciali ="3,5 ton, sia diesel, con rottamazione, che ad alimentazione alternativa (C-LNG), senza rottamazione, oltre che di rimorchi e semirimorchi. Questa misura, fortemente sostenuta da Confartigianato Trasporti e da tutte le associazioni di Unatras ha dimostrato ancora una volta che "il cavallo beve e beve anche tanto, purtroppo è l’acqua che manca".

A fronte di oltre un migliaio di richieste di incentivi pervenute, infatti, solamente il 20% è stato ammesso al contributo. Dunque appare evidente che lo strumento del bando investimenti MIT è da ripensare ed efficientare, perché anche se risulta molto richiesto dagli operatori, la maggior parte di essi non riesce ad accedervi. "È necessario – avverte Lo Monte - che il Governo aumenti la dotazione finanziaria complessiva per gli investimenti nel rinnovo mezzi prevedendo fondi ad hoc per almeno 100 milioni di euro all’anno, se si vuole davvero accompagnare le imprese altrimenti la completa transizione ecologica del settore rischia di rimanere una chimera".

"Come sostenuto nel corso della nostra ultima assemblea nazionale alla presenza del vicepremier e ministro dei Trasporti Salvini – prosegue il Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti – il comparto autotrasporto, costituito per la quasi totalità da artigiani e Pmi, vuole traguardare la transizione, sta investendo per decarbonizzare, ma da solo non potrà farcela di fronte alle enormi sfide imposte da target regolamentari impossibili da raggiungere senza un piano di incentivi pubblici consistente e strutturale".

Del resto le sfide del settore richiedono, oltre agli incentivi per il rinnovo quinquennale del parco mezzi, il sostegno alla transizione tecnologica ed ecologica con l’affermazione del principio di neutralità tecnologica e la promozione di un mix energetico che includa i biocarburanti come biometano e HVO. Serve inoltre una riforma delle normative europee con la revisione degli attuali regolamenti che minacciano la competitività di tutta la filiera automotive, soprattutto per il trasporto pesante e infine, conclude Lo Monte, una sostenibilità senza ideologie. Ovvero il superamento dell’approccio ideologico del Green Deal, puntando a soluzioni pragmatiche e tecnicamente applicabili al contesto italiano ed europeo.