Mercoledì 26 Febbraio 2025

Infrastrutture Emilia-Romagna: sfide e progetti per il futuro

Passante di Bologna, Bretella Campogalliano-Sassuolo e porto di Ravenna: progetti chiave per la mobilità e lo sviluppo regionale.

Passante di Bologna, Bretella Campogalliano-Sassuolo e porto di Ravenna: progetti chiave per la mobilità e lo sviluppo regionale.

Passante di Bologna, Bretella Campogalliano-Sassuolo e porto di Ravenna: progetti chiave per la mobilità e lo sviluppo regionale.

Passante di Bologna, bretella Campogalliano-Sassuolo, porto di Ravenna. Sono i principali dossier sul tavolo dellìincontro che si è svolto qualche settimana fa tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il governatore dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, prresente insieme alla assessora alla Mobilità, Irene Priolo. Ognuno di questi capitoli, è una sfida per il territoio che, proprio perchè le filiere di logistica, packaging e trasporti devono restare competitive, ha bisogno di un aggiornamento infrastrutturale importante per ridurre i costi e velocizzare i processi.

Primo nodo da sciogliere, quello del Passante di Bologna. De Pascale e Priolo hanno ribadito l’importanza di proseguire con determinazione nella realizzazione di questa opera strategica, fondamentale sia per il nodo felsineo che per i collegamenti viari nord-sud dell’intero Paese. Hanno sottolineato che i lavori non devono fermarsi e che le compensazioni ambientali definite devono essere rispettate. Il boom dei costi non può essere, dunque, una ragione per bloccare l’iter: Icome ha ribadito Salvini, sono in corso trattative tra il ministero e Autostrade per l’Italia (Aspi) riguardanti il piano finanziario dell’intera concessione. Una volta conclusi questi negoziati, è previsto un nuovo tavolo di confronto che coinvolgerà il ministero, Aspi, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna per definire i prossimi passi.

Tra le suggestioni alternative, è spuntata anche quella di un Passante Sud, sostenuta da Fratelli d’Italia, attraverso il capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami: entrambe le ipotesi per questa infrastruttura prendono linfa dall’idea di collegare l’A14, da San Lazzaro di Savena, con l’A1, all’altezza di Pontecchio Marconi o più a nord, passando attraverso un sistema di gallerie sotto i colli bolognesi.

Un’altra opera di rilievo è la Bretella Campogalliano-Sassuolo, progettata per collegare l’intersezione tra l’A22 e l’A1, nei pressi di Campogalliano, con la statale 467 ’Pedemontana’ vicino a Sassuolo. Il tracciato principale si estende per circa 15,5 km, con assi secondari di collegamento alle tangenziali di Modena e Rubiera. Nonostante l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe e la previsione di avvio dei lavori nel 2024, l’opera ha subito ritardi e incrementi dei costi, passando da 500 a 700 milioni di euro.

Per quanto riguarda il porto di Ravenna, infine, è in corso un ambizioso progetto di riqualificazione del valore di 800 milioni di euro, con fondi legati al Pnrr. L’obiettivo è trasformare lo scalo romagnolo in un hub portuale di rilievo nell’Adriatico, in grado di accogliere navi di maggiori dimensioni e garantire una perfetta interconnessione con le reti stradali e ferroviarie. Il completamento dei lavori è previsto entro il 2026, con la prospettiva di attrarre ulteriori investimenti privati per 200 milioni di euro.

Queste opere rappresentano tasselli fondamentali per il potenziamento delle infrastrutture in Emilia-Romagna, mirate a migliorare la mobilità regionale e nazionale, sostenere lo sviluppo economico e garantire collegamenti efficienti.