Sabato 21 Dicembre 2024

Navigare verso il futuro. Innovazione e territorio. La sfida delle Marine toscane: "Al servizio di tutti i diportisti"

Parlano il presidente del Consorzio Matteo Italo Ratti e il vice presidente Simone Tempesti "Le barche non sono più semplicemente mezzi di trasporto, ma espressioni di stile di vita".

Parlano il presidente del Consorzio Matteo Italo Ratti e il vice presidente Simone Tempesti "Le barche non sono più semplicemente mezzi di trasporto, ma espressioni di stile di vita".

Parlano il presidente del Consorzio Matteo Italo Ratti e il vice presidente Simone Tempesti "Le barche non sono più semplicemente mezzi di trasporto, ma espressioni di stile di vita".

VIAREGGIO

Il consorzio Marine della Toscana si afferma sempre di più come un punto di riferimento nel panorama nautico internazionale, con una rete di 12 marine che offre un totale di 4000 posti barca lungo la costa toscana. Le marine che fanno parte del consorzio sono: Marina Cala de’ Medici; Viareggio Porto 2020, Yacht Broker, Lusben Viareggio, Lusben Livorno, Porto di Pisa, Marina dei Presìdi, Marina Arcipelago Toscano, Porto Azzurro, Marina di Salivoli, Porta a Mare, ESAOM. Il Consorzio Marine della Toscana nasce per incentivare la collaborazione tra i porti toscani, migliorandone la competitività a livello internazionale. Si pone l’obiettivo di promuovere un turismo integrato e innovativo, puntando sulla digitalizzazione e sull’eccellenza dei servizi, consolidando il brand “Toscana” a livello mondiale. Le marine toscane non sono infatti semplici punti di attracco, ma veri e propri portali verso un territorio ricco di bellezze naturali e culturali, capace di soddisfare le esigenze dei diportisti più esigenti.

Nel mondo nautico in continua evoluzione, le barche non sono più semplicemente mezzi di trasporto, ma espressioni di stile di vita dinamico e tecnologico.

Ne è convinto Matteo Italo Ratti, presidente del consorzio Marine della Toscana, che delinea una visione innovativa per il futuro delle infrastrutture portuali.

Presidente, come vede l’evoluzione delle imbarcazioni rispetto al passato e quali sfide si presentano per le infrastrutture portuali?

"Le imbarcazioni di oggi sono molto più dinamiche e grandi rispetto al passato, quando le barche tendevano ad essere più stanziali. Questo cambiamento genera nuove esigenze strutturali. Le infrastrutture a terra evolvono più lentamente rispetto alle imbarcazioni, che si sviluppano rapidamente in termini di dimensioni e tecnologie. Per colmare questo divario, è essenziale puntare sulle nuove tecnologie. In una visione a 3-5 anni, se vogliamo essere competitivi, dobbiamo adeguare le infrastrutture portuali alle nuove esigenze fisiche, tecniche, digitali ed energetiche".

Quali sono le iniziative attuali del consorzio per migliorare l’esperienza dei diportisti?

"“Abbiamo implementato un sistema di prenotazione centralizzato per tutte le marine del consorzio, con un call center sempre attivo. Stiamo inoltre lavorando per integrare questo sistema con altri sistemi di booking esistenti, con l’obiettivo di offrire un pacchetto completo di servizi che vada oltre il semplice posto barca. Vogliamo proporre il ‘sistema Toscana’, un’esperienza che coinvolga l’intero territorio, non solo la costa".

Simone Tempesti, vicepresidente del consorzio Marine della Toscana, ha una visione chiara del ruolo che i porti turistici possono avere nella promozione del territorio e nella valorizzazione dell’esperienza nautica.

Come definisce il ruolo di un porto turistico all’interno del contesto territoriale?

"Il porto non è semplicemente un luogo di attracco, ma rappresenta la vera porta d’ingresso a un territorio. Funge da primo punto di contatto con le bellezze, le tradizioni e l’identità di una destinazione turistica. Può trasformare l’esperienza di viaggio in un percorso di scoperta, offrendo ai diportisti un’anteprima delle eccellenze locali e contribuendo a valorizzare l’intero contesto territoriale".

In che modo il posto barca può arricchire l’esperienza dello yacht e influire sulle scelte degli armatori?

"In questo scenario, il posto barca non è solo un servizio tecnico, ma diventa un elemento chiave per arricchire l’esperienza dello yacht. Proporre uno yacht accompagnato da un ormeggio strategico significa offrire al futuro armatore non solo la possibilità di navigare in totale libertà, ma anche la comodità di un accesso privilegiato a servizi di alta qualità, infrastrutture moderne e un contesto esclusivo. Questo approccio trasforma l’acquisto di uno yacht in un’esperienza integrata, unendo la passione per il mare con la scoperta di luoghi unici, rendendo l’investimento non solo funzionale, ma anche emozionale e profondamente legato al territorio".

R.V.