VIAREGGIO
L’ultimo spettacolare varo a scivolo dal cantiere di via Coppino è stato nel marzo scorso con il 44 metri Benetti “Papa Joe”. Ci sono volute circa 150mila ore di lavoro di centinaia di persone per consegnare il gioiello della nautica. La “barca” è la settima di un totale di undici yacht ordinati: lo stesso scalo è occupato ora da un’altra unità, e le consegne sono scadenzate di anno in anno. I ben informati (ma sarà davvero così?) parlano di un prezzo base sui 22 - 24 milioni di euro, ovviamente tendente al forte rialzo per gli extra che l’armatore ha scelto in un “catalogo” pressoché infinito. Ma che è espressione diretta delle specializzatissime aziende italiane del luxury. D’altra parte gli armatori di queste protagoniste del mare vogliono prima di tutto il “Made in Italy” al massimo delle sue potenzialità, e che la cantieristica di Viareggio riesce a soddisfare in ogni più piccola esigenza. Tanto è vero che per avere uno yacht come il “Papa Joe“, occorre aspettare fino al 2027 e oltre, ovviamente se ordinato oggi. Ecco le sue caratteristiche: lunghezza di 44 metri, larghezza 9 metri, immersione di 2,30 metri, per 471 tonnellate. Scafo in vetroresina, casse combustibile 60.000 litri, casse acqua 8.000 litri, 5 cabine per 12 persone, due motori Man da 1.400 cavalli, velocità massima 15 nodi (27 km all’ora).
W.S.