Nuove infrastrutture, i cantieri del Pnrr, una logistica d’avanguardia e Bologna che cambia volto. L’Emilia-Romagna è "all’avanguardia, ma con più aiuto da parte del Governo lo sarebbe ancora di più", è l’appunto dell’assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture, Andrea Corsini. Che sarà ospite del convegno di domani organizzato a Bologna da QN Distretti.
Assessore, a che punto è il cantiere del Passante di Bologna?
"È un po’ indietro per l’approvazione del progetto definitivo. Dopo il lotto zero, il cantiere del lotto uno non è ancora partito. Il progetto è molto migliorato grazie al lavoro della Regione e del Comune di Bologna, soprattutto per le compensazioni ambientali. Chiederemo al Mit e ad Autostrade di accelerare, perché è necessario che il nodo di Bologna sia modernizzato e reso compatibile con i flussi di traffico attuali".
Verrà anche potenziata l’alta velocità della dorsale adriatica. Ci spiega come?
"Finalmente si porta a compimento un progetto messo in campo dal governo Draghi, che il ministro Salvini ha formalizzato. È una infrastruttura strategica, che interverrà nel tratto da Bologna a Castel Bolognese, raddoppiando le linee esistenti. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell’Ue e ridurre gradualmente il trasporto su gomma, dobbiamo adeguare l’infrastruttura ferroviaria".
Parliamo di logistica, fiore all’occhiello dell’Emilia-Romagna e tema del convegno a cui partecipa...
"L’Emilia-Romagna è all’avanguardia e lo sarebbe ancora di più se il Governo ci desse la soddisfazione di istituire la Zona logistica semplificata, approvata due anni fa dall’Assemblea legislativa. Con la Zls potremmo fare un ulteriore salto di qualità, connettendo tutte le aree produttive più importanti, i centri intermodali, gli scali ferroviari, gli interporti con il porto di Ravenna. Abbiamo anche stanziato 20 milioni per l’Interporto di Bologna".
Per l’alluvione ci sono state criticità per quanto riguarda i ristori. Si risolveranno?
"C’è un commissario, il generale Figliuolo, con cui collaboriamo molto bene, ma ci sono ritardi sulla erogazione degli indennizzi. Ci sono inoltre meccanismi che vanno messi a punto, come il sistema delle rendicontazioni, tant’è vero che sono state modificate le ordinanze della struttura commissariale per renderle più snelle e fluide. Quello che manca ancora, clamorosamente, è il decreto sui beni mobili che preveda ristori per le famiglie e le imprese che hanno subito danni materiali. Speriamo che le promesse fatte dalla presidente Meloni, prima o poi si concretizzino".
Per gli interventi di ricostruzione pubblica a che punto siamo?
"Sono stati fatti gli interventi di somma urgenza e quelli di ripristino della viabilità, ma è ancora lungo il lavoro. Manca ancora il decreto sui 1,2 miliardi del Pnrr per alluvione ricostruzione pubblica".
I cantieri del Pnrr ce la faranno a terminare entro il 2026?
"I cantieri ferroviari e quelli legati alla valorizzazione turistica del delta del Po sono perfettamente in linea con le tempistiche. C’è un problema, invece, sulle ciclovie nazionali del Sole, Adriatica e Vento, che sono state definanziate dal Governo per quanto riguarda i fondi del Pnrr".
Bologna cambia volto, a partire dal tram e dal progetto di Città 30. Che ne pensa?
"Bologna è una città in movimento. Ci sono tanti cantieri che la renderanno più moderna, europea e sostenibile. Bisogna avere pazienza e sopportare un po’ gli inevitabili disagi dei cantieri, ma sono certo che Bologna ne uscirà migliore".