Esplorare le sfide e le opportunità del settore tessile in un’epoca di rapidi cambiamenti, mettendo al centro i due cardini dello sviluppo: innovazione e sostenibilità. È l’ambizione e l’obiettivo dell’incontro ’Tessile: distretto senza confini tra tradizione e futuro’, oggi dalle 17.30, promosso da QN Economia e realizzato in collaborazione con Confindustria Toscana Nord, Luiss School of Government e il Museo del Tessuto di Prato con main partner BPER Banca.
L’evento riunirà esperti del settore, associazioni di categoria, imprenditori e istituzioni per discutere le ultime innovazioni tecnologiche, le pratiche sostenibili e le strategie per mantenere viva la tradizione tessile italiana. Dopo il benvenuto di Filippo Guarini, Direttore Museo del Tessuto a prendere la parola sarà la neoeletta sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Toccherà poi a Cristina Manetti, Capo di Gabinetto Giunta Regionale Toscana: "Il nostro distretto ha le carte in regola per rilanciare il tessile italiano a livello internazionale ed è pronto a vincere le sfide che lo aspettano se saprà mettere davvero insieme ciò che solo apparentemente appartiene a tempi diversi: la grande tradizione che ci arriva dal passato e il futuro che è già presente e che ci chiede scelte precise in termini di tecnologia, di pratiche sostenibili, di economia circolare".
Successivamente prenderà la parola Dalila Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Pistoia-Prato; Fabia Romagnoli, presidente Fondazione Museo del Tessuto e vicepresidente Confindustria Toscana Nord e Claudio Bettazzi, presidente della CNA Toscana Centro presente in rappresentanza anche di Confartigianato Imprese Prato. Sarà dunque Claudia Bugno, Senior Fellow Luiss School of Government, a tracciare lo scenario economico, prima di lasciare il palco a una riflessione su ’Formazione e innovazione nel settore moda e lusso’ a cura di Mita Academy – scuola di alta tecnologia in Toscana per il sistema del Lusso – alla presenza del direttore generale Antonella Vitiello e Alessandro Canovai, direttore Area Business Ambiente Alia Multiutility. "Il progetto del Textile Hub, in via di realizzazione a Prato – afferma – rappresenta un passo decisivo verso un futuro più sostenibile e una gestione più efficiente degli scarti tessili. Prato non è stata scelta a caso per ospitare questo impianto innovativo: questa città ha una tradizione storica nel riciclo tessile ed è qui che l’ingegno e la laboriosità dei pratesi hanno trasformato i rifiuti tessili in una risorsa preziosa, contribuendo alla crescita economica e alla sostenibilità ambientale della Toscana. Con il nuovo impianto di Alia Multiutility intendiamo non solo onorare questa tradizione, ma anche portarla a nuovi livelli di innovazione ed efficienza. Prato diventerà un modello di riferimento per l’intera nazione".
La giornata entrerà nel vivo con il confronto moderato dal vicedirettore de La Nazione, Luigi Caroppo a cui prenderanno parte Serafino Cavallini, Responsabile Territoriale Corporate Centro Ovest BPER Banca; Gabriele Innocenti, coordinatore del Gruppo Produttori di Filati CTN e direttore di Filati Omega; Francesco Marini, Responsabile Sostenibilità Sezione Moda CTN e Responsabile Sviluppo Prodotto e Innovazione di Marini Industrie; Leonardo Raffaelli, socio del Lanificio Fratelli Balli e Marco Ranaldo, presidente Pratofutura e titolare di Pointex.
"La sostenibilità – afferma Gabriele Innocenti – non è una moda passeggera, ma un cambio di paradigma produttivo che rappresenta una svolta storica irreversibile. Per il tessile di Prato questa è una buona notizia: le nostre imprese partono avvantaggiate rispetto ai concorrenti". "Il tessile – spiega Marco Ranaldo – è una materia viva e in movimento. Per come stanno evolvendo i mercati è necessario aggregare creatività e impostazione industriale, filiere corte e servizio commerciale".
"Per quanto riguarda la circolarità – torna sul tema Francesco Marini –, a Prato abbiamo il vantaggio di avere in ’casa’ un know-how da incrementare, valorizzare e anche comunicare a dovere. La stesura delle norme europee sull’economia circolare, è per noi un’occasione storica: se insieme, aziende ed associazioni di categoria, riusciamo a far passare il messaggio che la seconda vita della lana e del cashmere fa parte di un processo virtuoso e meritevole di essere misurato con criteri differenti rispetto ad altri materiali, potremo aggiungere valore a questa expertise che già nei fatti ci distingue a livello internazionale". "Eccellenza, ricerca, innovazione sono alla base della storia di successo del Lanificio Balli" illustra Leonardo Raffaelli quale voce pulsante delle aziende.