Martedì 2 Luglio 2024

Il Comune pensa al distretto: "Più relazioni con l’Europa conferma dei fondi da Roma e aiuti per la formazione"

La sindaca Bugetti subito al lavoro anche per le aziende: "Dobbiamo cogliere le opportunità in Ue, il governo renda strutturale il contributo da 10 milioni".

Il Comune pensa al distretto: "Più relazioni con l’Europa  conferma dei fondi da Roma e aiuti per la formazione"

Il Comune pensa al distretto: "Più relazioni con l’Europa conferma dei fondi da Roma e aiuti per la formazione"

Prato e il suo distretto produttivo a Bruxelles passando anche da Roma. Per affermarsi come modello sul fronte dell’economia circolare, della transizione energetica e dell’innovazione tecnologica ma anche per ottenere politiche e norme che migliorino la competitività delle imprese accompagnandole nelle sfide che i mercati mondiali impongono ogni giorno. La neo sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, vuole dare al distretto tessile più grande d’Europa, e di conseguenza alla città, il ruolo che merita in campo internazionale. Un laboratorio di innovazione e tradizione, un sistema produttivo che sa investire le risorse pubbliche per creare ricchezza e benessere. Una sfida da vincere con la collaborazione tra le istituzioni e l’ufficio Eir, Euopa-Italia-Regione, potenziamento dello sportello Europa del Comune che sta lavorando per intercettare le risorse europee a favore di progetti istituzionali per le politiche green e per l’integrazione. L’idea di Bugetti è di fare altrettanto a favore del nostro distretto potenziando questo strumento.

"L’Europa è più vicina di quello che si crede – sottolienea la sindaca – Ci sono temi e opportunità che incidono nel funzionamento delle nostre aziende. Quindi avere un collegamento diretto con Bruxelles è strategico. Quello del Comune è un ruolo di coordinamento fondamentale, come ha dimostrato recentemente l’accordo con 100 aziende per la registrazione del marchio del Cardato riciclato pratese e l’assegnazione dei 10 milioni di euro del governo Draghi destinati al distretto. Vogliamo continuare a farlo con le risorse europee che intercetteremo. Avere una cabina di regia forte è un fattore strategico per rafforzare il brand Prato".

Bugetti è fermamente convinta che il Comune possa avere un ruolo di coordinamento anche sulla formazione di figure specializzati per il tessile, un’esigenza sempre più stringente per le imprese pratesi alle prese con un difficile ricambio generazionale.

"Il Comune può mettere a sistema, potenziare e semplificare ciò che già esiste – afferma ancora la sindaca – L’obiettivo è migliorare e velocizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il nostro distretto ha rappresentato un’occasione di riscatto e di rinascita per tante persone. Voglio che lo sia anche in futuro perché il lavoro è e deve restare nel nostro dna. Investire in formazione in tempi certi significa anche non interrompere la cinghia di trasmissione delle competenze e dalle vecchie alle nuove generazioni. Quel saper fare che solo in fabbrica, gomito a gomito con il personale, è possibile acquisire per dare continuità alla produzione, all’azienda e infine alla filiera tessile".

Anche Roma dovrà fare la sua parte per sostenere le imprese e i progetti pratesi: "Per questo – spiega Bugetti – è fondamentale aprire da subito un dialogo con il governo affinché accolga le richieste che arrivano dal territorio per potenziare e valorizzare le produzioni sostenibili, i progetti di economia circolare, il tracciamento della filiera, gli investimenti sull’innovazione tecnologica in campo tessile e quelli sulla transizione ecologica. Torneremo a chiedere con forza che i 10 milioni a favore del distretto diventino una misura stabile del governo a favore di un distretto che crede nel futuro, investe in qualità e in risparmio energetico per reggere la feroce concorrenza internazionale. Il governo deve capire che Prato e il tessile sono un connubio inscindibile, che va premiato lo sforzo fatto dai nostri imprenditori e da tutta la città per superare questi anni complicati senza rinunciare alle proprie aziende, ma anzi, rilanciando". Per Bugetti, al di là del colore politico di chi governa Roma e la città, Prato merita di essere sostenuta attuando interventi bipartisan, frutto di un lavoro che veda insieme amministratori e parlamentari anche di diversi schieramenti.

"La nostra Prato è la Prato che sarà in Europa come modello e come interprete delle esigenze dell’economia del nostro territorio che già da tempo investe in economia circolare e transizione energetica. Perché Prato è innovazione e tradizione, è Toscana ma anche mondo. Una sfida che vogliamo vincere".

Si.Bi.