Il richiamo della campanella spegne le luci in sala. E in quei momenti, negli attimi prima che il sipario si apra, si avverte tutta la tensione della messinscena. Passano pochi secondi e, facendo attenzione, si riesce a percepire il cigolio dei passi sulle tavole del palcoscenico. Si sente l’odore di polvere e legno. Di velluto secolare e un po’ sdrucito. Sensazioni che ci erano mancate durante la pandemia. Consapevolezze che abbiamo riscoperto e riamato. Sapevamo che teatro volesse dire ricchezza e condivisione. Cultura, educazione, coscienza. Che volesse dire un immenso patrimonio immateriale. Ma ora lo sappiamo un po’ di più. Ce lo dicono i numeri incoraggianti degli ultimi mesi: il Duse di Bologna, per fare un esempio, nella scorsa stagione ha accolto 140mila spettatori in platea, una media di 830 al giorno; il Teatro Celebrazioni 110mila. Il Comunale Nouveau, che l’anno scorso ha scontato il cambio di sede, ha raggiunto 47.546 partecipazioni nel 2023, di questi i giovani under 35 hanno rappresentato 27,9% del pubblico totale, superando gli over 60 (il 20%). Nel mondo Ert, gli spettatori sono stati oltre 160mila. E allora non resta che sfogliare insieme i cartelloni, illuminando alcune delle ricchissime proposte a livello regionale.
All’Arena del Sole, dal 21 al 24 novembre, il trombettista Paolo Fresu celebra uno dei più grandi musicisti del Novecento in kind of MILES (Davis). Mentre dal 28 novembre al primo dicembre, Silvio Orlando è il protagonista di Ciarlatani, commedia dolceamara di Pablo Remò (al Comunale di Ferrara, va in scena dal 15 al 17 novembre). Anche Maddalena Crippa quest’anno approda nel cartellone di via Indipendenza in Crisi di nervi di Anton Cechov, diretta dal regista – e marito – Peter Stein. Ad aprire la stagione delle Moline (Ert) sarà invece Oscar De Summa, in scena dal 19 novembre al primo dicembre, con Rette parallele sono l’amore e la morte. Grande attesa per l’adattamento de La vegetariana, con la regia di Daria Deflorian. La ricca stagione (più di 60 titoli) del Teatro Celebrazioni ospita grandi nomi: Drusilla Foer in Venere nemica, il 10 e 11 gennaio (al Teatro Comunale di Ferrara il 10 dicembre); Malika Ayane, che durante il tour nei teatri presenterà il singolo Sottosopra il 19 novembre. La stagione del Duse di via Cartoleria conta oltre 90 titoli. Tra questi, c’è l’atteso ritorno di Slava’s Snowshow, dal 31 dicembre al 5 gennaio e Michele Placido con Pirandello. Trilogia di un visionario dal 31 gennaio al 2 febbraio. Spazio a nomi importanti della musica all’EuropAuditorium: Diodato il 30 ottobre, Ligabue il giorno successivo, il 31. Ma anche Samuele Bersani il 21 novembre, Giovanni Allevi il 15 dicembre. Al Teatro Comunale di Ferrara ci penserà Elio, il 19 dicembre con Quando un musicista ride, a far giocare e ridere il pubblico con le canzoni (anche al Duse). Mentre Ambra Angiolini porterà la storia di Franca Viola, la prima che dopo aver subito violenza rifiutò il matrimonio riparatore (dall’11 al 13 aprile) al Consorziale di Budrio il 18 febbraio). Iván Fischer dirigerà, il 23 gennaio, la storica formazione da lui fondata, la Budapest Festival Orchestra, in un programma che accosta il Concerto per violino di Mendelssohn all’Ottava Sinfonia di Dvorak; Martha Argerich il 12 febbraio proporrà il Concerto in sol maggiore di Ravel. All’Itc di San Lazzaro la compagnia dell’Argine apre con Miserella, di e con Micaela Casalboni, il 16 ottobre, per poi ospitare nel corso del cartellone vecchie conoscenze: César Brie (Re Lear è morto a Mosca il 7 dicembre), Marta Cuscunà (The beat of freedom. La resistenza a fumetti il 25 gennaio) e Danio Manfredini (Divine, il 15 febbraio). Vito con L’altezza delle lasagne sarà al Consorziale di Budrio il 30 e 31 dicembre e al Celebrazioni il 27 marzo.