È stata inaugurata ieri a Palazzo Vecchio la mostra fotografica ‘Mamma mia museum-Tentativo di tagliare un granello di zucchero’, realizzata da Lilly Italia con il patrocinio dell’Associazione italiana malattia di Alzheimer e del Comune di Firenze. In occasione del mese di sensibilizzazione sulla malattia Lilly, impegnata da oltre 30 anni nella ricerca in questa area terapeutica, ha deciso di organizzare questa iniziativa gratuita, aperta a tutti, che fino al 30 settembre sarà visibile nel Cortile Michelozzo di Palazzo Vecchio. La mostra è parte dell’ampio ventaglio di iniziative di sensibilizzazione sviluppate in vista della giornata mondiale dell’Alzheimer di domani.
Ideatrice del progetto è la fotografa Serena Becagli, che osservando i comportamenti quotidiani della madre affetta dalla malattia è riuscita a trasformare in arte gli “errori“ sintomo della patologia.
"Mia madre madre ha manifestato la malattia all’inizio del 2020, proprio durante l’inaugurazione di una mostra, costringendomi a tornare a casa all’improvviso – spiega Serena Becagli – . L’arte contemporanea è stata il mio rifugio, ho iniziato a portare mia madre alle riunioni e agli eventi, superando l’imbarazzo".
Una malattia che ha un impatto devastante sulle persone, sui loro cari e sulla società che aumenta con il suo progredire, spiega Elias Khail, presidente e amministratore delegato Italy Hub, Lilly. "Da quando nel 1988 abbiamo iniziato la ricerca su l’Alzheimer abbiamo investito più di 8 miliardi di dollari di cui 5 negli ultimi dieci anni. Siamo impegnati a collaborare con la comunità di pazienti con le istituzioni e con la comunità scientifica, con l’obiettivo non solo di fornire soluzioni innovative, che possano aprire la strada ad un futuro migliore per le persone colpite e per i loro cari, ma anche promuovendo la corretta informazione e conoscenza nella popolazione".
"La mostra fotografica inclusa nel progetto risponde all’esigenza, avvertita da AIMA, di promuovere una innovazione culturale, sia nella lettura della complessa combinazione di bisogni e qualità della persona malata, sia nella ricerca di efficaci strategie di comunicazione sociale", afferma Manlio Matera, vicepresidente AIMA. "Questa mostra punta, attraverso l’arte e la fotografia, a sensibilizzare e a tenere alta l’attenzione sull’Alzheimer, sull’impatto forte che ha sulla vita delle persone che ne sono colpite e dei loro familiari o di chi se ne prende cura – dichiarano gli assessori alla cultura Giovanni Bettarini e al Welfare Nicola Paulesu – Informare e sensibilizzare è fondamentale per cercare di fornire sempre più strumenti per affrontare questa malattia e provare a dare risposte sempre più adeguate ai bisogni di cura dei malati e ai bisogni di sostegno delle famiglie. L’arte è il messaggio ideale per sensibilizzare".