Venerdì 26 Luglio 2024
OLGA MUGNAINI
Cultura

Drusilla Foer. Scende dall’Olimpo il mito di Venere fra bellezza e ironia

Pronta ad andare in scena nei teatri di tutta la Toscana e d’Italia la nuova pièce ispirata alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”. E il 21 ottobre a Firenze l’attrice sarà protagonista al Festival Luce!.

Drusilla Foer. Scende dall’Olimpo il mito di Venere  fra bellezza e ironia

Drusilla Foer. Scende dall’Olimpo il mito di Venere fra bellezza e ironia

"Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!"

Parola dell’affascinante Drusilla Foer, che vista la sua bellezza può tranquillamente vestire i panni di Venere, dea dell’amore, che è al centro del suo prossimo spettacolo che girerà tutti i teatri della Toscana e d’Italia.

“Venere nemica“ è il titolo, di un testo divertente, intelligente, raffinato e sagace come madame Drusilla ci ha abituati. Senza smettere mai di stupirci.

Scopriamo infatti che Venere esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dal’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nel’eterna bolla di tempo che è l’immortalità.

Venere ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe al’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Dove anche lei può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.

Ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, “Venere nemica“ rilegge il mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera-nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.

Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere, da suocera nemica, riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita.

"Contro la straordinaria mortale, creduta Venere in terra, la vendetta sarà inesorabile e terribile", racconta Drusilla.

Ma nel paradosso feroce e dolcissimo della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli Dei, Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore ("… Io che sono sempre stata la mia sola priorità"); un amore infinito e incondizionato per quel figlio ferito che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima.

"Se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto", afferma Drusilla sul palco. Ma dinnanzi a Venere, a questa Venere - lieve, ironica, tagliente, spietata - e al suo incredibile colpo di teatro, come si fa a resistere? Come si fa a non credere?

“Venere nemica“ è una pièce teatrale supportata dalla musica con un repertorio intenso crudele, a tratti un musical, interpretato da Drusilla Foer e Elena Talenti.

Scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli, per la regia di Dimitri Milopulos, la produzione artistica è di Franco Godi per Best Sound.

Intanto sta per uscire, il 6 ottobre, il suo primo album, “Dru“, con tredici tracce, di cui 12 canzoni inedite, firmate da autori del calibro di Pino Donaggio,Pacifico, Mariella Nava, Giovanni Caccamo, Lelio Luttazzi, Mogol, Tricarico, Fabio Ilacqua e Ditonellapiaga. Il tutto è corredato da testi e fotografie originali.

Ma Drusilla sarà anche l’attesissima ospite, la vera star del Festival Luce!, in programma il 21 ottobre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, promosso da Qn La Nazione, il Resto del Carlino e Il Giorno: una giornata di talk, dibattiti e performance gratuiti e aperti al pubblico su inclusione, coesione sociale, diritti e ambiente.