Un rifiuto altamente pericoloso, che deve essere impiegato e smaltito sempre in modo corretto. Parliamo dell’olio lubrificante a base minerale o sintetica, presente in tutti i motori a combustione interna e nei macchinari industriali. Se versato in terra, avvelena la falda acquifera, contaminando l’acqua potabile e quella destinata all’irrigazione delle colture; se viene immesso in acqua, uccide ogni forma di vita perché forma una pellicola impermeabile che non garantisce l’ossigeno necessario; se viene bruciato impropriamente, immette in atmosfera sostanze inquinanti che provocano intossicazioni e malattie. L’unica soluzione è quella della raccolta differenziata e del corretto smaltimento, di cui, in Italia, si occupa CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, cioè di quegli oli che vengono recuperati alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti. Il compito di CONOU è quello di avviarne la rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, di termo distruggerne la parte inquinata e di destinarne un’altra alla combustione in appositi impianti. 171.000 le tonnellate di olio usato raccolte nel 2021, che sono state trasformate dalle raffinerie dedicate in 109 tonnellate di basi lubrificanti. Eccellenze CONOU, consorzio italiano campione di economia circolare CONOU, operativo dal 1984, è un’eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale e Campione di Economia Circolare. Chiunque detenga dell’olio minerale usato, può telefonare al numero verde del Consorzio 800 863 048, oppure può collegarsi al sito www.conou.it. Oltre alle informazioni, si può avere il recapito del raccoglitore più vicino per richiederne l’intervento. Il servizio di raccolta è gratuito per il produttore di lubrificanti usati, con tempi di risposta garantiti entro intervalli ridottissimi. Un’organizzazione capillare per la raccolta e lo stoccaggio Network / In Italia il Consorzio si avvale di 63 aziende e di 3 impianti Grazie al costante operato di CONOU, soggetto giuridico di diritto privato senza fini di lucro, l’Italia oggi è riuscita a conquistare il primo posto in Europa nella gestione circolare degli oli minerali usati (traguardo raggiunto tramite una capillare organizzazione del Consorzio in tutto il territorio nazionale, dove sono presenti 63 aziende che raccolgono e stoccano nei loro depositi gli oli usati). Per quanto riguarda i costi sostenuti da CONOU per svolgere la propria attività, questi sono ripartiti annualmente, al netto dei ricavi della vendita dell’olio usato, tra le imprese consorziate che immettono al consumo lubrificanti in modo proporzionale ai loro volumi, in base al principio EPR, Extended Producer Responsibility, ossia “chi inquina paga”. Il lavoro di CONOU non si è fermato neanche durante l’anno pandemico 2020: i concessionari non hanno mai interrotto o rallentato l’attività di raccolta e le raffinerie di rigenerazione hanno sempre mantenuto attivi i propri impianti e depositi, garantendo l’integrità e la continuità dell’intero ciclo. Proseguono, inoltre, le campagne di comunicazione di CONOU rivolte alle aziende, focalizzate sulle azioni corrette, come lo stoccaggio a norma del rifiuto, e su quelle vietate, come la miscelazione.
Lunedì 25 Novembre 2024
ArchivioOli minerali usati, un rifiuto da smaltire correttamente