Yoga e meditazione, alleati dei pazienti oncologici. Ricerca Usa: "Riducono insonnia e fatica"
Yoga e meditazione, preziosi alleati dei pazienti oncologici: contrastano l’affaticamento e la difficoltà a dormire con un buon sonno ristoratore. Praticare le asana sul tappetino permette di migliorare la ‘fatigue’ e l’insonnia: disturbi sono molto frequenti nei pazienti oncologici e che hanno un impatto molto forte sulla qualità della vita.
A dimostrarlo è uno studio statunitense condotto su 550 pazienti oncologici, coordinato dall’Università di Rochester. Risultati incoraggianti – che mostrano una riduzione dei sintomi fino al 60% – sono stati presentati al congresso della ‘American society of clinical oncology’ (Asco). I medici, si legge nello studio, “dovrebbero prendere in considerazione l’indicazione di yoga e meditazione per chi è stato colpito da cancro e soffre di tali disturbi, che possono persistere mesi e anni dopo il completamento delle terapie”.
Lo studio sulle donne
La ricerca ha preso in esame 550 pazienti oncologici, in maggioranza donne (93%) e affette da tumore al seno (75%). Il campione è stato diviso in tre gruppi: il primo ha ricevuto lezioni di yoga due volte a settimana, il secondo ha effettuato sedute di terapia cognitivo comportamentale una volta a settimana e il terzo era trattato con un ‘placebo comportamentale’.
I ricercatori hanno considerato due parametri: il Brief Fatigue Inventory per misurare l’affaticamento cronico accusato dalle persone che hanno avuto un tumore e l’Insomnia Severity Index per monitorare la difficoltà al riposo notturno. Per tutta la durata dello studio, gli indici venivano misurato sia a metà della pratica che dopo la seduta.
Fatica e insonnia: fino al 60% in meno
La conclusione degli autori dello studio è che sia lo yoga che la terapia comportamentale migliorano efficacemente entrambe le sindromi. Si è evidenziata, infatti, una riduzione media del 37-60% negli indici relativi a fatigue e insonnia.
In particolare, spiega il presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Franco Perrone, “si è evidenziata una riduzione media del 60% nell’indicatore dell’insonnia e del 40% per la fatigue”. Questo studio dimostra la validità di un intervento non farmacologico come la pratica dello yoga: “una strategia che può essere messa in campo proprio per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.