Snowga, lo yoga sulla neve: l’ultimo trend per le vacanze invernali
Ecco cosa fare durante le feste di Natale e Capodanno. Si pratica in tuta e scarponi da sci, è utile per allenare il corpo alle discese sulle piste. Benefici e consigli per iniziare a praticare
È l’unione di mente, corpo e spirito nel silenzio che solo un paesaggio innevato riesce a offrire: la nuova esperienza di connessione tra respiro e natura si chiama ‘Snowga’, parola che nasce dall’unione di ‘snow’ (in inglese, neve) e ‘yoga’.
St. Moritz, destinazione di lusso dell’alta Engadina, in Svizzera, è stata la prima località a creare, accanto alle piste da sci, alcune aree adibite alla pratica dello yoga sulla neve. Nel nostro Paese, è Madonna di Campiglio a guidare il trend: sul portale web dell’ufficio turistico si possono prenotare diversi pacchetti, che comprendono, oltre a un’ora di lezione guidata nei pressi del meraviglioso Lago Nambino, una tipica merenda ‘montanara’, a base di dolce e salato, e una bevanda calda nel vicino rifugio. La pratica spopola, naturalmente, nei Paesi scandinavi, dove viene proposta anche ai principianti o a chiunque si senta a disagio con la pratica, perché attenua la ‘paura di cadere’ (ben nota a chi si avvicina a questa disciplina) o di non essere abbastanza forti e flessibili.
Come vestirsi per fare Snowga
Attenzione a non confondere lo snowga con una pratica ‘estrema’ di sopportazione del freddo: la si esegue vestiti dalla testa ai piedi e con gli scarponi da neve, non certo in pantaloni da yoga e a piedi nudi come si farebbe in una normale ‘shala’ (o come si vede, non di rado, sui social).
La regola è, dunque, indossare abiti caldi ma comodi, vestendosi a strati, in modo da potersi muovere agevolmente. Sembrerà strano o curioso, ma non si ha bisogno nemmeno di un tappetino da yoga, anzi: sarà possibile disegnare i contorni del tappetino direttamente sul manto nevoso.
I benefici dello yoga sulla neve
Il beneficio più evidente, basta guardare le foto, è quello di uscire nella natura, per respirare un po' di aria fresca e, magari, esporsi al tepore dei raggi solari. Una pratica che diviene ancor più rigenerante se si è immersi nel paesaggio delle montagne innevate. Lo snowga è anche un ottimo modo per riscaldare i muscoli prima di continuare con qualsiasi altra attività invernale, come lo sci.
Secondo gli esperti, infatti, asana come la posizione della sedia preparano bene le gambe per affrontare le fatiche della pista. Più in generale, le posizioni migliorano la flessibilità e la percezione del corpo nello spazio: un lavoro che tornerà utile durante le discese in pista. I piegamenti all'indietro possono sembrare più facili e accessibili poiché si possono afferrare gli scarponi, mentre ci si può aggrappare ai bastoncini per eseguire posizioni come il guerriero uno e il guerriero due. Particolari condizioni atmosferiche, come il vento, e un terreno non completamente piatto possono invece stimolare la ricerca di stabilità ed equilibrio.
I consigli per avvicinarsi allo Snowga
Una delle posizioni in grado di farci sentire più profondamente la connessione con la natura e il paesaggio circostante è senz’altro quella cosiddetta ‘dell’albero’. In piedi, con le mani giunte davanti al cuore o sopra la testa, solleva il ginocchio destro e appoggia il piede all’interno del polpaccio o della coscia.
Se gli scarponi ti mettono in difficoltà, porta la pianta a contatto con la caviglia o il polpaccio, senza chiudere il ginocchio. Rimani nella posizione per qualche respiro, poi appoggia il piede a terra e distendi le braccia verso l’alto, allungando la punta delle dita e la sommità del capo in alto (posizione ‘della montagna). Rimani qualche istante respirando, poi ripeti la sequenza dall’altro lato.