Virus sinciziale, perché è un problema che riguarda anche gli adulti
La patologia è spesso associata esclusivamente ai neonati, ma dagli specialisti arriva una raccomandazione a non sottovalutare i rischi potenziali anche per numerose altre fasce della popolazione
Milano, 4 dicembre 2024 – In molti sono convinti che il virus respiratorio sinciziale sia una patologia che coinvolge solamente i bambini, mettendo a rischio in modo potenzialmente grave in particolare la salute dei neonati. Non è così. Si tratta di una malattia pericolosa anche per gli adulti, in particolare per gli over 60 con patologie croniche.
Secondo i dati del documento redatto da SItI e SIMIT, in Italia nel 2019 si sono verificati circa 290mila casi di infezioni respiratorie acute da Rsv (la sigla medica che distingue il virus sinciziale) 26mila ricoveri in ospedale e 2mila decessi correlati in ambito ospedaliero.
Inoltre, per ogni 1.000 individui sopra i 65 anni, si registrano circa due ricoveri annui legati al virus sinciziale, una cifra che aumenta con l’età e in presenza di patologie croniche
Sintomi e decorso
Il virus sinciziale si diffonde principalmente nei mesi invernali, da novembre a marzo, e può causare infezioni respiratorie gravi come polmonite o bronchiolite. Negli adulti, i sintomi includono febbre, tosse persistente, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria e decesso. È un’infezione che passa spesso inosservata, ma può evolvere rapidamente in forme gravi, specialmente tra le persone anziane o con patologie preesistenti come BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), diabete o scompenso cardiaco.
Spesso si manifesta con sintomi inizialmente lievi, come un raffreddore comune, con congestione nasale, febbre e dolori muscolari. Tuttavia, in persone vulnerabili, l’infezione può aggravarsi, causando bronchite, polmonite o peggioramento delle patologie croniche già presenti.
Un problema sottovalutato
“Un aspetto preoccupante è la sottovalutazione del problema, sia a livello di diagnosi sia di prevenzione”, spiega il professor Fabrizio Pregliasco, direttore scientifico dell’Osservatorio virus respiratori.
“Gli adulti tendono a considerare il virus sinciziale un problema pediatrico, ma i dati dimostrano chiaramente che è una minaccia significativa anche per loro. Ecco perché è fondamentale informare e sensibilizzare la popolazione adulta sull’importanza della prevenzione. Fortunatamente, oggi abbiamo strumenti efficaci, come i nuovi vaccini specifici, che possono prevenire la maggior parte delle forme gravi di virus sinciziale. A questi si aggiungono semplici accorgimenti, come il lavaggio frequente delle mani, evitare contatti con persone malate e mantenere uno stile di vita sano, per ridurre ulteriormente il rischio di contagio.”
Prevenzione con il vaccino
Attualmente, in Italia anche per il virus sinciziale sono disponibili vaccini per gli adulti. Sono specificamente sviluppati per proteggere gli over 60 e le persone con patologie croniche. “L’efficacia della vaccinazione è stata dimostrata in recenti studi clinici – annota Pregliasco – L’importanza della vaccinazione è supportata anche dai dati: si stima che un’ampia adesione alla profilassi potrebbe ridurre il carico di malattia del 30-40% nei Paesi ad alto reddito”.
La prevenzione del virus sinciziale, annotano gli esperti, può ridurre il peso di questa infezione sul sistema sanitario e sulla qualità di vita delle persone più vulnerabili.