Un cane o un gatto migliorano davvero la vita
Avere un pet porta benefici fisici e mentali. E basta una carezza per aumentare i livelli dell’ormone della felicità
Prendersi cura di un pet aiuta il corpo e la mente. Si sa che vivere con un animale domestico significa ricevere stimoli di vario genere: ci si sente responsabilizzati, bisogna accudire un essere che non ha l’uso della parola, ed essere pronti ad intervenire per individuare i suoi bisogni, portarlo in passeggiata, educarlo, stimolarlo coi giochi perché socializzi e si diverta. Tutto ciò significa investire tempo ed energie, ed anche denaro. Non è una scelta da fare a cuor leggero. Se si decide di farla, si avranno in cambio tanti benefici, a cominciare da un amore incondizionato, ma non solo, occuparsi di un cane o un gatto è anche un antistress, una compagnia per chi è solo, un modo per stabilire alcune regole (es le passeggiate, l’ora della pappa, la toelette) che mettono ordine nella giornata (e nella vita). Se poi in famiglia ci sono bambini, il cane sarà il loro migliore amico e prendendosi cura di lui impareranno ad occuparsi degli altri.
Anche la scienza conferma i benefici della convivenza con cani e gatti. «Gli animali domestici offrono un amore incondizionato che può risultare molto utile alle persone che soffrono di depressione» ha detto Ian Cook, psichiatra e direttore del programma per la ricerca e la clinica delle depressione presso l’UCLA, che sottolinea l’utilità della pet therapy in persone con problemi fisici e mentali. E sempre in tema di studi, l’American Heart Association ha associato la presenza di un cane in casa con la riduzione dei rischi di malattie cardiache, e di conseguenza l’allungamento della vita di chi se ne occupa. Ed è comprensibile, anche perché almeno tre passeggiate al giorno fanno bene a cane e padrone. Un altro studio, quello della Florida State University pubblicato sulla rivista The Gerontologist, afferma che un animale domestico aiuta a combattere la solitudine e la depressione, quando si ha subito un lutto o un abbandono, e a risultati simili è arrivata anche una ricerca del 2009 della Indiana University Media School. Concetti ribaditi dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), secondo la quale avere un cane ha una potente azione protettiva cardiovascolare per le persone anziane e non solo.
«La nostra ricerca ha confermato che possedere un animale domestico è positivo per la salute – spiega Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg –. «Il 62% dei padroni fa una quantità ottimale di attività fisica giornaliera, un altro 29% un movimento comunque sufficiente». E aggiunge: «Chi non ha un cane si muove quanto dovrebbe nel 47% dei casi, arriva a una quantità di moto appena sufficiente nel 35%. Questo miglioramento dello stile di vita si ripercuote sulla glicemia, sensibilmente migliore nell’ 84% di chi ha un cagnolino contro l’80% di chi non ne ha uno, oppure sui livelli di colesterolo, ottimali nel 45% di chi ha un cane e nel 40% di chi non ne ha».
Ci sono anche studi secondo i quali anche solo guardare o accarezzare il nostro pet aumenta i livelli di dopamina, serotonina, ossitocina, gli ormoni della felicità e dell’amore. Ma questo chi ha un cane o un gatto lo sa molto bene