Tutti in vacanza! Sì, ma col trasportino giusto
Cosa prevedono le regole e quali sono gli accorgimenti per far viaggiare il nostro pet in auto (e non solo)
Il tempo delle vacanze estive si avvicina e per chi possiede un cane o un gatto è tempo di organizzarsi. Da un’indagine di Quattrozampeinfiera su un campione rappresentativo di 12.000 persone, emerge che gli italiani preferiscono condividere le vacanze con i loro pet. Il 9% che decide di lasciarlo a casa, si rivolge principalmente ai parenti(69%), solo il 19% affida il proprio animale ad una pensione. In merito agli spostamenti, ben il 91% degli intervistati preferisce utilizzare la propria automobile, non più del 6% utilizza il treno e solo il 2% l’aereo.
Per il trasporto in auto, occorre rispettare le direttive riportate dal comma 6 dell’articolo 169 del Codice della Strada: «il trasporto degli animali domestici in automobile è concesso solo ed esclusivamente con trasportino (kennel), cintura di sicurezza (per cani e gatti di peso non superiore ai 40 chili) e rete divisoria». Secondo l’indagine, emerge che solo il 37% lo protegge con l’apposita cintura, non più del 27% sceglie il trasportino e solo il 16% utilizza la rete divisoria.
Eppure il trasportino è comodo, obbligatorio in aereo per portare in cabina cani di piccola taglia (l’alternativa è l’imbarco in stiva), e utile in auto, a patto che si seguano alcune misure per rendere il viaggio confortevole a cani e gatti. Il trasportino viene anche denominato kennel, in inglese canile, allevamento, tana, ed è il nome di una marca, termine che in italiano ormai viene usato per indicare tutti i trasportini. Che devono contenere confortevolmente l’animale: la lunghezza dev’essere il doppio di quella del pet. Un cane o un gatto possono restare nel trasportino al massimo per 3 ore, dopo devono uscire per sgranchirsi le zampe e fare un giretto, ma dipende dall’età, un cucciolo di tre mesi non può stare in gabbia per oltre due ore.
È importante che cane o gatto siano stati abituati da cuccioli al kennel: non devono recepirlo come una costrizione ma come un rifugio sicuro. Si metterà dunque il trasportino vicino alla camera da letto dei padroni di casa, o in un altro ambiente che lui ama, giocando con il pet vicino al trasportino, premiandolo con uno snack quando ci entra. Abitueremo piano il cane o il gatto a restare chiuso prima pochi minuti, poi più a lungo, sempre premiandolo e mai spingendolo dentro a forza. Un momento delicato è quando dobbiamo chiudere la porta del trasportino: è bene farlo lentamente, sempre parlandogli e coccolandolo, magari quando è stanco della giornata e ha sonno. Ci vuole molta pazienza, bisogna fare attenzione se il pet si lamenta nella notte e allora occorre farlo uscire perché magari deve fare i suoi bisognini, che assolutamente non deve fare nel trasportino! Che, bisogna ricordarlo, non è una gabbia dove rinchiudere l’animale per punizione se combina una marachella: se lo si fa, si otterrà il risultato contrario e si avrà un cane stressato, che non vorrà più entrare nella gabbietta. L’ideale sarebbe riuscire a fare in modo che Fido recepisca il trasportino come una tana, un posto sicuro, dove metteremo la sua copertina preferita e un paio di giochi: così potremo utilizzare il kennel non solo durante i viaggio in auto o in aereo o in treno, ma anche in casa quando vengono ospiti, o si va al ristorante, o ci si assenta per un paio d’ore – non per periodi troppo lunghi- e si teme che il cucciolo libero combini disastri.