Tumore al polmone, nuove possibilità dall'immunoterapia

Risvegliare - grazie a farmaci mirati - delle particolari cellule immunitarie definite Natural Killer, a volte dormienti, e spingerle a combattere

di Redazione Salus
5 aprile 2024
Mature male doctor looks at a radiograph of a chest with his patient.

Nuove e promettenti possibilità terapeutiche per combattere il tumore al polmone. Uno studio dell’Irccs di Reggio Emilia, pubblicato su Nature Communications, illustra come risvegliare – grazie a farmaci immunoterapici mirati – delle particolari cellule immunitarie definite Natural Killer, a volte dormienti, e spingerle a combattere il tumore del polmone non a piccole cellule, una patologia particolarmente aggressiva, con una prognosi ancora non favorevole, malgrado i molti farmaci ad oggi disponibili. I risultati raggiunti, secondo i ricercatori, sono particolarmente promettenti proprio perché i farmaci applicati in modelli preclinici potrebbero entrare a far parte in futuro di terapie di combinazione volte a stimolare il sistema immunitario dei pazienti, oppure essere utilizzati per aumentare l’efficacia di terapie basate sulle cellule Natural Killer.

 

L’articolo raccoglie i risultati di un lavoro di cinque anni svolto dai ricercatori del Laboratorio di Ricerca Traslazionale, in collaborazione con altri professionisti dell’Ausl Irccs di Reggio e con il gruppo di ricerca di Francesco Bertolini dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano. L’introduzione dell’immunoterapia ha portato ad avanzamenti significativi nella cura di questa forma tumorale. Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono ad essa nello stesso modo, rendendo necessario identificare diverse opzioni terapeutiche da applicare in combinazione con quelle già previste dalla pratica clinica.

 

Lo studio è stato condotto dalle ricercatrici Francesca Reggiani e Valentina Sancisi che hanno esplorato la possibilità di utilizzare una classe di farmaci epigenetici (immunoterapia), gli inibitori delle proteine Bet, nel contesto del tumore polmonare. Lo scopo era quello di stimolare una particolare popolazione di cellule immunitarie, chiamate appunto Natural Killer. Queste cellule sono naturalmente presenti all’interno dell’organismo, ma spesso non sono reattive nei confronti del tumore e non riescono a difendere l’organismo da esso. I risultati del lavoro, che ha analizzato i campioni di 53 pazienti affetti da tumore polmonare, hanno invece dimostrato che l’attività di queste cellule immunitarie contro il tumore può essere ripristinata e potenziata proprio grazie a questo tipo di farmaci.