Sanità tra privato e pubblico, ecco cosa vorrebbero i milanesi: quando e perché scelgono di pagare

Indagine dell’Osservatorio di Unisalute: il desiderio di una maggior collaborazione per migliorare l’efficienza complessiva

di Redazione Salus
20 gennaio 2025
Indagine tra i milanesi sul servizio sanitario pubblico e quello privato (Immagine repertorio)

Indagine tra i milanesi sul servizio sanitario pubblico e quello privato (Immagine repertorio)

Milano, 20 gennaio 2025 - Sanità, meglio pubblico o privato? L’ideale è una maggior collaborazione per e migliorare l'efficienza complessiva del sistema sanitario italiano.

Questa sarebbe l'opinione condivisa da sei milanesi su dieci, almeno secondo l'ultima indagine dell'Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto insieme all'istituto di ricerca Nomisma.

Integrazione privato e pubblico

Di fronte all'allungarsi delle liste di attesa e alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari pubblici, il 61% degli intervistati ritiene che l'integrazione della sanità privata con il Sistema sanitario nazionale possa alleviare la pressione sulla sanità pubblica, in un contesto in cui il 23% dei milanesi pensa che in futuro il sistema pubblico non risponderà in alcun modo ai suoi bisogni in fatto di salute, e il 69% ritiene potrà farlo solo in parte.

Le prestazioni preferite dal privato

Già oggi per molti controlli la tendenza è quella di rivolgersi direttamente al privato: dall'indagine emerge che a Milano gli esami più spesso svolti privatamente, o comunque in convenzione, sono le visite odontoiatriche (92%), l'esame della vista (77%), le visite dermatologiche (67%) e gli esami cardiologici (59%). Anche la maggioranza delle visite ginecologiche (75%) viene effettuata privatamente o in convenzione.

Equità e uniformità di accesso ai servizi

Nonostante ciò, solo il 35% del campione pensa sia necessario differenziare le prestazioni offerte dalla sanità pubblica e da quella privata, segno che i milanesi credono sia comunque importante garantire equità e uniformità di accesso ai servizi.

Prenotazioni più semplici

I motivi del ricorso alla sanità privata sono riconducibili principalmente al superare il problema delle liste di attesa: i tempi di attesa ridotti sono infatti la ragione principale (71%), seguiti da una più ampia disponibilità di date e orari (40%) e da una maggior facilità nella prenotazione (25%).

La qualità non è differente

La maggior qualità del servizio, invece, è citata solo da una minoranza del campione (14%).

Caro privato

Anche se quasi due milanesi su tre (62%) si dicono soddisfatti delle cure ricevute, la maggioranza (75%) riscontra un aumento dei costi nella sanità privata rispetto a prima della pandemia, e secondo il 31% anche in ambito privato si sono allungati i tempi di attesa, a evidenziare come le criticità non siano esclusivamente circoscritte al settore pubblico, ma investano l'intero panorama dell'assistenza sanitaria.