Radioterapia, in molti casi sostituisce la chirurgia

I trattamenti con particelle, in oncologia, utilizzano protoni o ioni per irradiare il tumore

di Redazione Salus
28 ottobre 2023

Oltre il 70% dei pazienti affetti da un tumore in Italia sono trattati oggi con terapie radianti personalizzate. Tra le innovazioni dibattute nel corso del congresso dell’ Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia clinica, Airo, a Bologna, figurano la radioterapia di precisione, la stereotassi a basso rischio di effetti collaterali, le tecniche adattative che combinano TAC, Risonanza Magnetica e intelligenza artificiale per colpire in maniera millimetrica il bersaglio tumorale. «Molte persone ignorano la valenza curativa che la radioterapia ha in comune solo con la chirurgia; spesso è considerata dannosa, antichi retaggi che oggi non trovano giustificazione- dichiara Cinzia Iotti, Presidente Airo.

 

La radioterapia oncologica sta vivendo un periodo di grande fermento che sta portando a risultati impensabili fino a pochi anni fa. Grazie alla radioterapia di precisione, è possibile modulare il trattamento in base alle caratteristiche specifiche del tumore. Inoltre, i trattamenti stereotassici possono raggiungere un raffinato livello di precisione chirurgica. Le tecniche adattative utilizzano una combinazione di tomografia, risonanza e sfruttano la tecnologia dei big data.

 

Talvolta la radioterapia è temuta e considerata gravata da effetti collaterali, ma queste opinioni sono frutto di antichi retaggi e disinformazione che non trovano giustificazione nella pratica clinica. “Oggi – afferma la presidente Airo – grazie alla radioterapia di precisione, disponiamo di una tecnologia che ci permette di trattare il tumore con distribuzioni di dose millimetriche, preservando al massimo i tessuti sani adiacenti. Le macchine che utilizziamo erogano la dose con precisione millimetrica e sono dotate di sistemi di verifica che conferiscono al trattamento la massima accuratezza.

 

La centralità del paziente è uno degli aspetti fondamentali sottolineati nel titolo del Congresso Airo 2023. La radioterapia oncologica riveste un ruolo importante nell’armamentario terapeutico, sia come terapia singola che combinata, seconda solo alla chirurgia. Inoltre, la radioterapia svolge un ruolo cruciale nella gestione dei pazienti che necessitano di interventi palliativi. Per questo motivo, è fondamentale far emergere la posizione della radioterapia come strategia terapeutica al servizio dei pazienti.

 

L’innovazione è la parola chiave della radioterapia oncologica. Le nuove tecnologie permettono di adattare il trattamento radioterapico alla conformazione anatomica del paziente e alla posizione esatta del tumore, grazie all’utilizzo di TAC, risonanza magnetica e intelligenza artificiale. Inoltre, si sta sviluppando la radioterapia con particelle o “particle therapy”, che utilizza protoni o ioni per irradiare il tumore. Altre ricerche promettenti riguardano la radioterapia “flash”, che consente di somministrare una dose molto alta in pochi secondi.

 

Nonostante il suo ruolo insostituibile nella cura del cancro, la radioterapia continua ad essere trascurata nella narrazione oncologica. Per migliorare la percezione e lo status istituzionale della disciplina, AIRO sta lavorando su vari livelli, inclusa la presenza dei radioterapisti nella programmazione oncologica e il coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti. È importante affrontare anche il problema del calo di vocazione dei giovani medici per questa specialità, che potrebbe essere causato anche dalla scarsa visibilità della radioterapia oncologica.