Pediatri, fino a 9 anni niente Internet e favorire le relazioni

Guida Fimp su bambini e digitale, disincentivare l'uso dei social

di Redazione Salus
17 ottobre 2023

Un approccio controllato, sicuro e consapevole degli strumenti digitali può aiutare i bambini a sviluppare la coordinazione visiva e motoria, stimolare la creatività e la capacità di risolvere problemi. Ma prima dei 9 anni occorre moderazione nell’uso dei dispositivi, evitando i social network: fino a quell’età, infatti, è fondamentale mantenere interazioni dirette, con un contatto visivo e verbale diretto con i genitori, i coetanei e il mondo intorno, indispensabili per un sano sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale.

 

Sono le raccomandazioni della Guida “Bambini e adolescenti in un mondo digitale”, realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) e presentata in occasione del Congresso Nazionale. Sono tante le sfide educative per la famiglia del terzo millennio e c’è sempre nell’aria il delicato tema della prevenzione e del contrasto di maltrattamento e abuso sui minori. Da sostenere sempre le vaccinazioni in età pediatrica e, più in generale, il ruolo del pediatra di famiglia nelle attività di prevenzione, cura e assistenza globale nell’infanzia e nell’adolescenza.

 

Secondo la guida, prima dei 3 anni il bambino ha l’esigenza di costruire i suoi riferimenti spazio-temporali, pertanto è opportuno evitare il più possibile l’utilizzo degli schermi; dai 3 ai 6 anni il bambino ha bisogno di scoprire tutte le sue possibilità sensoriali e manuali, dunque va incoraggiato il gioco con i coetanei, evitando smartphone o tablet personali; dai 6 ai 9 anni è l’età in cui si scoprono le regole del gioco sociale, pertanto è consigliabile disincentivare l’uso di internet; infine, dai 9 ai 12 anni, cioè l’età in cui il ragazzo inizia a rendersi autonomo dai riferimenti familiari, il web può rappresentare un valido strumento per esplorare nuovi contenuti adatti alla sua età, sotto l’occhio attento dei genitori, ma si suggerisce di evitare la partecipazione diretta ai social network.

 

“Se è vero che i nuovi media, in particolare i social, sono ormai entrati a far parte delle vite dei nostri ragazzi – spiega Antonio D’Avino, presidente nazionale Fimp – è necessario disincentivarne l’uso indiscriminato: i genitori ci chiedono più supporto in questo ambito e noi Pediatri di Famiglia siamo pronti a offrire le nostre conoscenze per guidarli e orientarli al meglio”.