Papa Francesco, prognosi sciolta. Bassetti: “La terapia antibiotica ha funzionato, dubbi sulla ripresa respiratoria”
Il quadro clinico rimane complicato,il Santo Padre continuerà la terapia in ospedale. L’infettivologo: “Ora bisogna capire se l’infezione ha lasciato danni. E se continua la dipendenza dall’ossigeno”
Roma, 11 marzo 2025 – Papa Francesco non è più in imminente pericolo di vita. i medici hanno sciolto la prognosi. Il quadro resta complesso, ma i segnali che arrivano dall’ospedale fanno ben sperare per la ripresa del Pontefice.
“Il fatto che il Papa sia in miglioramento è positivo, vuol dire che la terapia antibiotica è riuscita a tenere sotto controllo l'infezione polimicrobica probabilmente con virus, funghi e anche batteri”. A commentare le condizioni cliniche di Bergoglio è Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

Cosa succederà ora?
“Ora si deve vedere cosa ha lasciato alle sue spalle – continua Bassetti – nel senso che la ritirata dell'infezione dopo quattro settimane potrebbe aver lasciato dei danni nell'organismo nella capacità respiratoria del Santo Padre. Nel brevissimo audio del Papa, si sente una grave insufficienza respiratoria e quindi si dovrà vedere quanto durerà questa dipendenza dall'ossigeno”.
Bassetti: “Dubbi sulla completa ripresa respiratoria”
Per il momento, i medici hanno deciso di proseguire la terapia farmacologica. "La dipendenza dall’ossigeno sarà momentanea? Ci sarà un ripresa della funzionalità respiratoria completa? Cosa di cui dubito abbastanza visto il pregresso del Papa, con una operazione in gioventù ad un polmone e la bronchite asmatica".
"La sua capacità respiratoria sarà evidentemente minore rispetto a prima. Ci sono delle domande a cui rispondere, anche il Covid lasciava degli strascichi e questa polmonite potrebbe aver lasciato dei segni sul Papa", conclude Bassetti.