Cos’è la pancreatite acuta per cui Luciana Littizzetto è ricoverata: sintomi, cause e terapia
L’infiammazione del pancreas è una patologia dell’età adulta che colpisce soprattutto le donne e, nelle forme più gravi, può portare anche a uno shock settico e alla morte
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L'ospedale Humanitas Gradenigo di Torino
Roma, 10 febbraio 2025 – Cos’è e quanto può essere pericolosa la pancreatite acuta l'infiammazione al pancreas che nei giorni scorsi ha colpito Luciana Litizzetto, ricoverata all’ospedale Gradenigo di Torino. Se lo sono chiesto i tantissimi fan della comica e conduttrice torinese, dopo la telefonata con cui la stessa Litizzetto, ieri, ha spiegato i motivi della sua assenza dalla trasmissione Che tempo che fa: "Pensavo di avere l'influenza: invece è una pancreatite acuta, malattia associata all'abuso di alcol. Ma io mangio come un monaco del monte Athos".
Cos’è la pancreatite acuta
La pancreatite acuta è una infiammazione al pancreas che può risolversi in pochi giorni, ma anche essere fatale. Ecco perché, se si sospetta questa condizione, è bene recarsi subito al pronto soccorso. La patologia – spiegano gli esperti del Policlinico Gemelli di Roma – può avere una gravità variabile. Possono esserci casi di pancreatite molto lieve, la pancreatite edematosa, e casi più gravi come la pancreatite necrotizzante o necrotico emorragica, che possono comportare quadri clinici molto severi.
Chi è più a rischio
Sebbene sia di possibile riscontro anche nel bambino o nel giovane, la pancreatite acuta è considerata una patologia dell'età adulta (sopra i 40 anni), con predominanza nel sesso femminile. Le sue complicanze, come l'infezione pancreatica secondaria, possono portare anche a uno shock settico che, se non risponde alle terapie mediche e chirurgiche, può condurre anche al decesso.
I sintomi
La pancreatite, quando acuta, si manifesta improvvisamente con forti dolori addominali (continui o intermittenti), irradiati posteriormente a metà della schiena, nausea, vomito e febbre. Le forme lievi di pancreatite acuta possono regredire spontaneamente nel giro di qualche giorno, invece i casi più gravi possono avere complicanze più serie, quali: setticemia, shock settico, ipoperfusione periferica con ridotto apporto di sangue e d'ossigeno, insufficienza renale e insufficienza multiorgano.
Le cause
La pancreatite acuta in genere è associata a calcoli nella colecisti, calcoli delle vie biliari, abuso di alcol (causa più frequente nel maschio adulto), uso di estrogeni, alti livelli di trigliceridi nel sangue, abitudine al fumo, tumore del pancreas, malattie virali (parotite, citomegalovirus), ma anche a fibrosi cistica e ad alcuni farmaci.
La diagnosi
Generalmente il dolore addominale permette di orientare la diagnosi, e gli esami del sangue e di funzionalità pancreatica potranno confermare la presenza di una pancreatite acuta. Gli esami di diagnostica per immagini (tra cui ecografia, Tac, colangiopancreatografia con risonanza magnetica) permettono di confermare la diagnosi e di valutare la gravità della patologia e la necessità di ricovero ospedaliero.
La terapia
Il trattamento della pancreatite acuta lieve e moderata sintomatica prevede il ricovero con fluidoterapia, associata a somministrazione di analgesici per il controllo del dolore. Il più delle volte non è necessario il digiuno. Il paziente viene tenuto in osservazione fino alla risoluzione della sintomatologia e alla normalizzazione degli enzimi di funzionalità pancreatica. In caso di pancreatite da calcolosi biliare, si opera in elezione con l'asportazione dei calcoli, onde evitare recidive.
Le pancreatiti acute gravi richiedono invece anche il ricovero in terapia intensiva per il controllo dei parametri vitali del paziente. In caso di infezioni pancreatiche secondarie è necessaria una terapia più invasiva, endoscopica – radiologica interventista – chirurgica, la cui prognosi rimane a lungo riservata.