Morto Giovanni Scambia, il luminare che ha cambiato la ginecologia oncologica
Si è spento a 65 anni per un tumore al pancreas il direttore scientifico del Gemelli. Aiom: “Grave perdita per la comunità scientifica”. Il ricordo: “Ginecologo tra i più bravi d’Europa”
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Il ginecologo Giovanni Scambia, direttore scientifico del Gemelli
È morto a 65 anni il ginecologo Giovanni Scambia, luminare della medicina, da sempre in prima line nella ginecologia oncologica. Direttore scientifico della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs e primario del reparto di ginecologia oncologica, Scambia è autore di numerosi studi presentati in tutti i più importanti congressi internazionali. Nonostante la grave malattia che lo aveva colpito – un tumore al pancreas – ha continuato a lavorare fino alla fine.
Il ricordo: “Ginecologo tra i più bravi d’Europa”
"È stato un grandissimo medico, un ginecologo tra i più bravi d'Europa. Lo piango come amico e come calabrese", spiega Simona Loizzo, deputato della Lega e capogruppo in commissione sanità a Montecitorio, commentando la scomparsa del medico. “Fu lui a farmi partorire - dice Loizzo - perché eravamo amici, seppure lui fosse più grande di me, sin dai tempi degli studi alla Cattolica. È stato un grandissimo medico che ha dato lustro alla Calabria - prosegue Loizzo - e che è stato un punto di riferimento per tantissime donne”.
“Con Giovanni Scambia la sanità italiana perde un luminare dell'oncologia ginecologica. Il professor Scambia – dice il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca – ha accompagnato tantissime donne nel loro percorso di sofferenza, con grande competenza e umanità. Alla sua famiglia, alla comunità scientifica e clinica del Gemelli, giungano le condoglianze mie personali e di tutta la Giunta Regionale del Lazio”.
Perrone: "Grande perdita per la comunità scientifica”
"Siamo attoniti, sapevamo, ma non ci aspettavamo che ci lasciasse così presto. Giovanni Scambia è stato un luminare importante, un punto di riferimento per la ginecologia oncologica in Italia e non solo, uno degli uomini che ha contribuito enormemente a far conoscere e apprezzare la ginecologia nel mondo. Sempre disponibile con pazienti e colleghi e con una grande passione per la ricerca che ha trasmesso ai suoi collaboratori che con lui sono cresciuti”. Così Francesco Perrone, presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), ricorda “l'amico e collega” scomparso oggi all'età di 65 anni per un tumore al pancreas.
"Io lo ricordo per il grandissimo impegno come membro del Consiglio direttivo Mito (Multicenter Italian Trials in Ovarian cancer), sicuramente è una grande perdita per Aiom e per tutta la comunità scientifica”, conclude Perrone.