Morbillo, quali sono le regole della vaccinazione? Gli ultimi dati Iss
Alfredo Guarino, pediatra e professore alla Federico II di Napoli: “Negli ultimi anni vediamo anche neonati, cosa che non era mai accaduta prima”
Roma, 23 dicembre 2024 - Morbillo in Italia: a fine novembre quasi mille casi (991), l’Iss segnala che il 90% sono non vaccinati, Matteo Bassetti non ha dubbi: è già epidemia. Ma quali sono le regole della vaccinazione? Lo abbiamo chiesto ad Alfredo Guarino, pediatra e professore alla Federico II di Napoli. Premette: “Diciamo così, sicuramente le famiglie sono fortemente motivate e spinte a vaccinare i bambini.
E l’elemento più importante è l’ammissione a scuola. Il genitore che non vaccina il bambino viene convocato molte volte e riconvocato se non si presenta. Quindi, in qualche modo, viene sollecitato. Ma il dato di fatto è che se ostinatamente resiste, non è che gli succeda qualcosa. Le conseguenze sono per il bambino non vaccinato e per gli altri. Ricordo che il morbillo ha una mortalità di uno su 1.000/ 1 su 3mila“.
“Il morbillo è una malattia inevitabile“
“Il morbillo - sottolinea il pediatra - è una malattia inevitabile, non esiste possibilità di schivarla. Questa è la realtà è brutale ma è così”. Perché nel 2023 i casi erano 43 e nel 2024 fino a novembre 991? “Nel 2023 - è la spiegazione del medico - uscivamo dal Covid, quindi è chiaro che la circolazione del virus era attenuata dal lockdown. Il secondo punto è legato al primo, dobbiamo ricordarci che durante il lockdown non si usciva e non ci si vaccinava nemmeno, questa è la realtà. Non si andava a scuola, era proprio saltato un sistema. Ma in tutto il mondo, non solo in Italia. Così, dopo il lockdown, c’è stato il cosiddetto rimbalzo e il morbillo ha ricominciato a circolare”.
Come si propaga il morbillo
“Il ragionamento classico dell’epidemiologia - mette in evidenza Guarino - è questo: bisogna immaginare che ogni persona non vaccinata è una felice terra per il virus ed è chiaro che se si accumulano persone non vaccinate come è successo durante il Covid questo virus salta da una persona all’altra fino a che non c’è la vera e propria epidemia. Esattamente quello che è successo a Napoli nel 2003 quando i casi erano 30.000“.
“Cosa sta succedendo in Italia”
Secondo il professor Bassetti in Italia si può già parlare di epidemia. “Probabilmente ha ragione - risponde l’esperto -. Con quella parola, infatti, si indica un aumento rapido e improvviso dei casi, e questo si sta verificando. Se sia così rapido mi è invece meno chiaro. Oggi non vedo la situazione di oltre 20 anni fa, quando si girava per Napoli e non c’erano i parcheggiatori abusivi, non c’era il salumiere, le scuole erano piene per metà e avevamo il reparto inondato dai casi. Ma è vero che per la prima volta negli ultimi anni vediamo la malattia nei neonati, prima questo non esisteva proprio. Sono mamme non vaccinate in gravidanza che prendono il morbillo e trasmettono la malattia al bambino”.