Allarme morbillo, aumentano i casi in Italia: il 90% non è vaccinato

Ecco le regioni con il maggior numero di focolai e l'identikit delle persone che hanno contratto la malattia, spesso con gravi complicanze. Il contagio avviene soprattutto in casa

di LAURA DE BENEDETTI
16 gennaio 2025
Morbillo in forte crescita in Italia, col 90% di non vaccinati: l'età media delle persone infettate è di trent'anni

Morbillo in forte crescita in Italia, col 90% di non vaccinati: l'età media delle persone infettate è di trent'anni

Oltre 1000 casi di morbillo sono stati registrati in Italia nel 2024 e il 90 per cento delle persone colpite non si era vaccinato. A comunicarlo è il Servizio di sorveglianza epidemiologica nazionale di morbillo e rosolia. Il dato, anche se rappresenta un trend che rispecchia tutta Europa, è ritenuto preoccupante dalle autorità in quanto il morbillo è potenzialmente pericoloso per i più piccoli ma può causare gravi complicanze anche per gli adulti, con epatiti e polmoniti. I casi erano stati 15 nel 2022 e 43 nel 2023, e il dato del 2024, dunque, evidenzia un crescita esponenziale. La fascia più colpita è senz'altro quella tra 0 e 4 anni, ma l'età media delle persone che hanno contratto il morbillo e che non si erano vaccinate è di 30 anni. Ecco quali sono le regioni più colpite, l'identikit dei malati con relative complicanze, dove sono avvenuti i contagi.

Iss: "È pericoloso, serve il vaccino”

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, in Italia, sono stati notificati 1045 casi di morbillo di cui 53 nel mese di novembre 2024, numero in aumento rispetto al mese precedente. È quanto emerge dal numero di gennaio 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia. "L'aumento dei casi nel 2024 è significativo, e riflette quello registrato in tutta Europa e segnalato più volte dall'Ecdc - afferma Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss -. Il morbillo può essere potenzialmente pericoloso, specie per i più piccoli, ma le sue complicanze possono essere molto gravi anche per gli adulti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia".

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Morbillo, le regioni più colpite

Nel 2024, 18 Regioni hanno segnalato casi, di cui 8, ossia Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria, hanno segnalato complessivamente l'85,1% dei casi (corrispondete a 889 casi su un totale di 1.045). L'incidenza più elevata è stata osservata nella provincia autonoma di Bolzano (67,0/milione abitanti) seguita dalla Sicilia (37,3/milione), dall'Abruzzo (37,0/milione), dal Lazio (35,0/milione), dall'Emilia-Romagna (31,6/milione) e dalla Liguria (29,2/milione).

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Età media di persone col morbillo è 30 anni

A livello nazionale, l'incidenza nel periodo è stata pari a 17,7 casi per milione di abitanti. Sempre nell'intero 2024 l'età media dei casi segnalati è pari a 30 anni (range: 0 - 73 anni). Oltre la metà dei casi (51,7%) ha un'età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,7% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (79,0 casi per milione). Sono stati segnalati 50 casi in bambini con meno di un anno di età (126,9 casi per milione). 

Il 90% non vaccinato

Morbillo (foto di repertorio)
Morbillo (foto di repertorio)

Lo stato vaccinale è noto per 975 casi dei 1.045 segnalati (93,3%), di cui 878 casi (90,1%) erano non vaccinati al momento del contagio, 57 casi (5,8%) erano vaccinati con una sola dose e 33 casi (3,4%) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti 7 casi (0,7%) non era noto il numero di dosi effettuate. Circa un terzo dei casi (362, pari al 34,6%) ha riportato almeno una complicanza.

Complicanze? Epatite e polmonite

Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite – aumento delle transaminasi (156 persone) e polmonite (114 persone). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 49,5% dei casi (517/1.045) viene riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 18,8% (196 casi) una visita in Pronto Soccorso.

Il contagio? A casa

L'informazione sull'ambito di trasmissione è nota per il 42,0% dei casi segnalati (439/1.045). La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare (178 persone pari al 40,5%). Novantacinque casi (21,6%) si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), 74 (16,9%) casi durante viaggi internazionali, 45 (10,3%) hanno acquisito l'infezione in ambito lavorativo (non medico) e 26 (5,9%) casi in ambito scolastico. Tra i casi segnalati, 78 sono operatori sanitari, di cui 58 non vaccinati, 15 vaccinati (9 casi con due dosi, 4 con una sola dose, 2 non noto il numero delle dosi effettuate).

Due casi di rosolia

Il 52,1% dei casi di morbillo confermati in laboratorio sono stati genotipizzati (545/1.045) e mostrano la seguente distribuzione: 523 casi con genotipo D8, 22 casi con B3. Nello stesso periodo in esame sono stati segnalati anche 2 casi di rosolia, classificati come possibili. La sorveglianza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento.