Mancano antibiotici e farmaci cardiovascolari, Aifa autorizza l’importazione. Cosa sta succedendo

Secondo l’indagine Pgeu alcuni paesi europei segnalano un record di oltre 1.000 carenze a fine 2024. In Italia mancano anche 2.841 preparazioni, per le quali esiste una versione generica disponibile. Disagi e rischio interruzione cure per i pazienti

di Redazione Salus
2 febbraio 2025
Farmaci

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Roma, 2 febbraio 2025 – Scarseggiano sempre più gli antibiotici e i farmaci cardiovascolari in Europa. Le carenze, in alcuni Paesi riguardano oltre mille farmaci e, l’Italia non è esente dal problema, come rileva un sondaggio del Pgeu, l'associazione europea dei farmacisti, eseguito tra il 20 novembre 2024 e il 24 gennaio 2025 in 28 Paesi, tra cui l’Italia.

Ma qual è la causa della cronica carenza? Secondo quanto indicato dai farmacisti le motivazioni sono da ricondurre all'interruzione/sospensione del processo di produzione, a strategie nazionali di determinazione dei prezzi e di approvvigionamento come le politiche di gara e all'aumento inaspettato/elevato della domanda di medicinali.

Per contrastare il problema, nel 2024 un terzo dei paesi europei ha emanato una legislazione che concede ai farmacisti maggiore flessibilità per combattere le carenze di medicinali. Questi nuovi poteri includono l'adeguamento dei dosaggi e delle formulazioni, la preparazione dei medicinali galenici e l'esecuzione di sostituzioni terapeutiche. Circa il 21% dei paesi che hanno partecipato al sondaggio Pgeu ha segnalato di aver riscontrato tra 200 e 400 o meno di 200 carenze di medicinali al momento del completamento del sondaggio. Sebbene ciò mostri una diminuzione media rispetto all'anno scorso, ora ci sono più paesi che segnalano un record di oltre 1.000 carenze alla fine del 2024. La percezione dei farmacisti è che, sebbene vi siano in quantità un numero leggermente inferiore di carenze di medicinali, richiedono più tempo per essere risolte a causa delle scarse soluzioni disponibili.

La mancanza di numerosi farmaci è finita anche sotto la lente dell’Ema (l'Agenzia europea del farmaco), che ha attivato una nuova piattaforma dove i produttori dovranno segnalare obbligatoriamente tutte le emergenze. Il sito dell'Aifa che le aggiorna in tempo reale, riporta un elenco di 2.841 preparazioni, (da distinguere rispetto ai principi attivi), per le quali però esiste una versione generica disponibile. Un altro elenco riporta i farmaci effettivamente carenti nel mercato nazionale, per i quali l'Aifa ha autorizzato nell'ultimo semestre l'importazione dall'estero. Dall'analisi dei flussi di importazione, l'Aifa sottolinea che si rilevano numeri elevati di richieste di importazione solo per circa 30 principi attivi. E la questione carenza è stata indicata fra le priorità del presidente dell'Aifa, Robert Nisticò, nel suo insediamento.

Secondo quanto emerge dal sondaggio, le carenze di medicinali causano disagi ai pazienti, con la conseguenza che si rischiano interruzioni del trattamento (segnalate dall'82% dei paesi intervistati), aumento delle spese per i cittadini dovute ad alternative più costose o non rimborsate (61%) e ridotta fiducia nei medicinali, nelle farmacie e nell'intero sistema sanitario (anche il 61%).