Mai più invisibili: lo spot contro la violenza sui bambini

La campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sui minori di Cismai

di LETIZIA MAGNANI
26 luglio 2024
onecms_17hha4bid02et4f64ev_rwa7v4mdxc

Sono sempre più numerose le notizie di cronaca di violenza e di abuso sui bambini e sulle bambine. Sono notizie che nei giornalisti facciamo persino fatica a dare, tanto sono innaturali e lontane dal buon senso. I bambini e le bambine meritano cura, rispetto, amore eppure l’orco è sempre in agguato e spesso è dentro le mura domestiche.

 

I dati Istat e la relazione della commissione femminicidi ogni anno evidenziano un problema che c’è, ma che spesso non si vuole vedere. Nelle situazioni abusanti anche i bambini vivono la violenza direttamente sulla propria pelle, o assistendo quella agita sulla madre dal partner, in casa. Spesso le donne, anzi, si rivolgono ai centri antiviolenza, solo dopo anni, la media è 10 anni, di violenze subite, e solo quando il partner agisce la propria violenza contro i figli.

 

Mai più invisibili: la campagna Cismai

 

Bambini e bambine, però, troppo spesso sono invisibili. Per tenere alta l’attenzione su un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi, il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (Cismai), riconosciuto nel 2017 Società Scientifica dal Ministero della Salute, lancia la campagna di comunicazione sociale “Mai più invisibili”.

 

 

Spesso le ferite dei bambini, quando non sono lividi o graffi, cioè quando non sono evidenti, vengono, infatti minimizzate, anche dagli addetti ai lavori, come psicologi e assistenti sociali. D’altronde, i risultati della “II Indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia” condotta su commissione dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza dal Cismai nel 2021 insieme con Terre des Hommes Italia, ad oggi l’unica aggiornata sul tema, non lasciano dubbi: i bambini e i ragazzi presi in carico dai servizi sociali sono 401.766 di cui 77.493 vittime di maltrattamento. Di questi il 32,4% è vittima di violenza assistita.

 

Un numero drammatico

 

“Nonostante si siano fatti passi in avanti sul tema della violenza assistita – dichiara Marianna Giordano, presidente del Cismai – il fenomeno è ancora fortemente sottovalutato, e per questo poco riconosciuto, perché nell’immaginario collettivo il bambino, non essendo direttamente colpito dalla violenza del padre, non è una vittima”.

“Ancora oggi – continua la presidente – sento pronunciare troppo spesso la frase: ‘picchia solo la moglie, i bambini non li ha mai toccati’, luogo comune che orienta le scelte di tutela nei confronti di queste bambine e bambini parimenti maltrattati ma senza lividi in superficie. Per questo motivo abbiamo voluto metterci ancora una volta dalla parte delle bambine, dei bambini, e degli adolescenti”. La campagna di sensibilizzazione “Mai più invisibili”.

 

Lo spot

 

Lo spot è stato realizzato dalla giornalista e assistente sociale Ornella Esposito, già socia del Cismai, sotto la supervisione tecnica di Laura Laportella esperta di social media, e si sofferma proprio sulla sua minimizzazione con la logica conseguenza della non visibilità e riconoscibilità dei bambini e degli adolescenti come vittime.

 

L’ambientazione richiama volutamente la vita quotidiana dei bambini per rinforzare il concetto che la violenza assistita non è un evento eccezionale, ma si consuma nella quotidianità dell’ambiente domestico, in quello che nell’immaginario collettivo è (dovrebbe essere) il luogo della protezione e della cura.

 

I bambini protagonisti della campagna, Nicolò Garofalo, Alice Garofalo, Simone Bittolo, non sono attori amatoriali, né professionisti, tranne che per l’adolescente Silvio Minichiello (nel cast del film ‘Nata per te’ di Fabio Mollo). Tale scelta è motivata dal voler dare maggior spontaneità e credibilità possibile al messaggio. Dal voler rendere più autentiche le testimonianze.

 

Alla realizzazione dello spot, oltre ai piccoli ‘attori’, hanno contribuito gratuitamente anche: Luigi Scialdone (candidato David di Donatello 2018) per la musica originale, Italo Scialdone, sceneggiatore, montatore, modellatore in 3D, per l’assistenza al montaggio e la color correction, Gabriella Striani, attrice, per il voiceover, che hanno sposato con convinzione questa giusta causa.