Mad for Science 2024, vince il progetto sulle bioplastiche sostenibili

Ad aggiudicarsi il podio sono stati gli studenti lombardi del liceo scientifico 'Terragni' di Olgiate Comasco

di VALERIA PANZERI
27 maggio 2024

La mission era ambiziosa: confrontarsi su come le biotecnologie rosse, gialle e bianche – che trovano applicazione rispettivamente nel campo di medicina e salute, alimentazione e produzione di alimenti, processi industriali – possano aiutarci a salvaguardare la salute delle persone e del Pianeta.

 

A trovare una quadra vincente sono stati gli studenti del liceo scientifico ‘Terragni’ di Olgiate Comasco (Como), con il progetto sulle bioplastiche ‘Pla: un futuro sostenibile?’. I loro studi circa la sostenibilità e la degradabilità dell’acido polilattico (Pla) – il materiale più utilizzato nella stampa 3D e destinato ad essere sempre più presente tra i rifiuti – gli sono valsi il titolo di vincitori dell’ottava edizione del concorso nazionale ‘Mad for Science‘, promosso dalla Fondazione Diasorin, scalando il podio fra le otto scuole finaliste, provenienti da tutto il Paese. Le motivazioni? “Per l’interesse del tema, i presupposti teorici del progetto e il rigore metodologico nel disegno sperimentale”. I giovani hanno, effettivamente, centrato una questione ormai divenuta impossibile da rimandare a livello internazionale e per la salute globale.

 

Basti pensare alle nano e microplastiche: un vero problema per la salute dell’uomo e del pianeta. Preoccuparsi della sostenibilità e degradabilità dei materiali che andiamo a introdurre nella filiera quotidiana è una tutela per la salute collettiva. Un recente studio ha rilevato la presenza di microplastiche nei fluidi follicolari ovarici di donne che si sottopongono a Procreazione Medicalmente Assistita. “Questa scoperta rappresenta una conferma di quanto la contaminazione della plastica sia da considerare un’emergenza da affrontare nell’immediato e che il ritrovamento di microplastiche nel liquido follicolare che è a diretto contatto con i gameti femminili rappresenta di per sé una minaccia significativa all’integrità del nostro patrimonio genetico che viene trasmesso alle future generazioni”, hanno spiegato gli autori del lavoro scientifico. In precedenza, altre analisi, hanno rilevato la presenza di microplastiche anche negli spermatozoi, nelle urine e al livello delle arterie.

 

Non da meno anche i temi scelti dalle scuole che si sono guadagnate l’argento e il bronzo, ovvero la piaga dell’antibiotico resistenza. Al secondo posto, si piazza infatti il liceo scientifico ‘Da Vinci’ di Maglie (Lecce), con il progetto ‘Proactive S-Healing: colla chirurgica multicomponente per la protezione attiva delle ferite’, a cui è stata riconosciuta “l’originalità dell’approccio e la rilevanza del potenziale impatto sulla salute”. Propone una soluzione cha ha convinto la giuria anche il terzo classificato, liceo scientifico opzione scienze applicate ‘Newton’ di Chivasso (Torino), con il progetto ‘Studio dell’effetto di probiotici di ultima generazione (Vls#3) su ceppi di Lattobacilli coltivati in un ambiente 3D fluidodinamico. Premiati  “per la rigorosa articolazione dell’approccio sperimentale e le caratteristiche di fattibilità nel contesto scolastico”.

 

Il primo classificato vince l’implementazione del laboratorio scolastico per un valore di 75.000 euro, il secondo un importo di 45.000 euro, il terzo 30.000 euro. Agli altri cinque il premio finalisti, del valore di 10.000 euro.