L’IA in medicina. Dalla diagnosi alle tecniche di intervento
Il 2025 segnerà l’inizio di un’accelerazione degli investimenti in sanità per l’intelligenza artificiale. L’85% del top management di aziende e...
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Il 2025 segnerà l’inizio di un’accelerazione degli investimenti in sanità per l’intelligenza artificiale. L’85% del top management di aziende e...
Il 2025 segnerà l’inizio di un’accelerazione degli investimenti in sanità per l’intelligenza artificiale. L’85% del top management di aziende e istituzioni del settore in tutto il mondo sta investendo o prevede di investire in intelligenza artificiale generativa entro i prossimi tre anni. In Italia l’86% di loro vede l’IA come valido aiuto per sollevare i medici da compiti ripetitivi, dare loro più tempo da dedicare ai pazienti, facilitare la comunicazione con loro e agevolare la condivisione di informazioni tra specialisti.
L’IA può accrescere le competenze degli operatori sanitari e aiutarli a semplificare diagnosi complesse.
Nel 2025 avranno ancora maggiore diffusione le tecniche mininvasive, meno traumatiche per i pazienti e che consentono tempi di recupero migliori rispetto alla chirurgia tradizionale. Philips, in collaborazione con la World Stroke Organization, è impegnata per aumentare il numero di ospedali dotati delle più recenti tecniche interventistiche.
Nel 2025 l’integrazione dei dispositivi medici e la capacità di comunicare e trasferire dati tra tecnologie di produttori differenti avrà ulteriore sviluppo.
Questa necessità, comune a tutta l’assistenza sanitaria, è ancora più urgente nel monitoraggio dei pazienti nelle aree critiche, dove i tempi di intervento devono essere ridotti al minimo per il benessere della persona. L’intelligenza artificiale aiuterà inoltre ad analizzare le catene di fornitura e a identificare le aree da migliorare per limitare gli sprechi e ridurre il consumo di energia.