Le giovani donne sono meno attente alla prevenzione
L’allarme arriva dal Global Women's Health Index: cala l'attenzione nei riguardi della salute femminile
La prevenzione segna una battuta d’arresto, nel mondo come in Italia. Secondo i dati riferiti dal Global Women’s Health Index, basato sulle informazioni fornite da 66 mila donne in 122 diversi Paesi, meno di una su due (41%) si è fatta visitare da un medico negli ultimi dodici mesi e poco più di una su dieci (12%) si è sottoposta a uno screening per la prevenzione dei tumori.
Percentuali che nel nostro Paese risultano ancora più basse, ponendo l’Italia al 40° posto assoluto nella classifica mondiale riguardo salute femminile e attenzione per la prevenzione.
Le statistiche
Promosso per il secondo anno consecutivo da Hologic, azienda di tecnologia medica, e sviluppato dall’istituto di sondaggi Gallup sulla base delle interviste effettuate nel 2021, il Global Women’s Health Index ha preso in esame 5 diversi aspetti tra loro collegati: prevenzione, benessere emotivo, opinione su salute e sicurezza nel proprio Paese, bisogni di base e salute individuale.
La speciale classifica mondiale sull’attenzione delle donne per la salute e in particolare per le tematiche legate alla prevenzione vede in testa Taiwan, seguita da Lettonia, Austria, Danimarca, Estonia, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Israele e Norvegia. In fondo alla lista si trovano invece Afghanistan, Congo, Venezuela, Turchia, Libano, Togo, Benin, Ecuador, Perù e Gabon.
L’attenzione per la salute delle donne
Rispetto alla prima edizione del Global Women’s Health Index l’Italia scende di quattro posti in classifica, passando dal 36° al 40° posto nel mondo.
In particolare, l’analisi dei comportamenti femminili riguardo la salute nel nostro Paese ha riscontrato una tendenza in calo delle cure preventive: solo il 36% delle donne italiane ha infatti detto di essersi sottoposta ad almeno un esame nel corso dell’ultimo anno (nel 2020 il dato era invece del 43%).
Ancora più bassa la percentuale delle donne che si sono sottoposte a uno screening preventivo contro i tumori (12%, peraltro in perfetta linea con il dato mondiale), così come quella (13%) delle donne che hanno fatto un test di controllo per il diabete. Mentre solo il 6% si è sottoposta a un test per le malattie sessualmente trasmissibili.
Nell’insieme, il nostro quadro è apparso tra i più complessi e difficili all’interno del gruppo dei Paesi ad alto reddito, come certificato anche dal fatto che il punteggio complessivo dell’Italia sulla prevenzione è sceso da 20 a 17 punti in un contesto invece di crescita del punteggio mondiale.