Influenza oggi, casi in risalita dopo gli abbracci di Natale. “E attenzione al Norovirus”
Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg: “In azione anche altri virus respiratori, come quello isolato in Gran Bretagna. Cosa sta succedendo a Napoli e quali sono le cause”
Roma, 10 gennaio 2025 - Non solo influenza ma anche “virus respiratori, perché i medici segnalano tutti le infezioni di origine virale che interessano le vie respiratorie, e questo viene segnalato dall’Iss con i numeri dell’incidenza”. Così Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale. Proprio a Napoli, la sua città, in queste ore c’è stato un picco di accessi al pronto soccorso, che ha costretto i medici anche a bloccare i ricoveri.
Influenza 2025, casi in risalita dopo lo stop di Natale
Dopo la riapertura delle scuole e la fine della pausa vacanziera di Natale, l’Istituto superiore di sanità segnala una risalita delle infezioni, i casi stimati di sindrome parainfluenzale sono arrivati a 667mila, dall’inizio della sorveglianza poco meno di 6 milioni (per la precisione, 5.851.000 casi).
"Ricordiamoci che i veri trasmettitori sono i bambini – rimarca Scotti -. Il virus che ha dato più problemi subito dopo l’influenza? Il Norovirus, che provoca sintomi gastro-intestinali ed è stato identificato in Gran Bretagna”.
L’incidenza dell’influenza nella prima settimana di gennaio
Sempre secondo i dati comunicati dall’Iss, “il livello d’incidenza è pari a 11,3 casi per mille assistiti”, erano stati 9,9 nella settimana precedente. Da registrare anche che nello stesso periodo dell’anno scorso, si registrava invece una curva discendente.
Il caso Campania e Napoli: le ragioni
"Intanto la Campania è la regione più giovane d’Italia – ricorda Scotti -. Anche questo è un fattore da considerare nell’impennata dei contagi. L’incidenza è sicuramente più alta e la trasmissione a persone anziane, con problemi cronici, è maggiore. Sicuramente c’è stato un picco dovuto alle riunioni natalizie. Ma non solo. A Napoli e in Campania c’è stato un problema ulteriore, legato alla sostituzione dei medici che sono andati in pensione. I ricorsi di alcuni colleghi hanno ritardato le assegnazioni, che sono state formalizzate tra settembre, quindi in epoca pre-vaccinale, e l’antivigilia di Natale. Sicuramente ci sono stati pazienti che si sono trovati senza medico”.