Non solo influenza, “anche virus respiratorio sinciziale e morbillo, il picco tra 0 e 4 anni”
L’epidemiologo Massimo Ciccozzi fa il punto sull’inverno, con gli occhi puntati verso il Giubileo. “Al momento l’andamento dell’influenza è più lento, rispetto all’anno scorso”
Roma, 14 dicembre 2024 - Alla domanda se è prevedibile il picco dell’influenza tra Natale e gennaio, l’epidemiologo Massimo Ciccozzi è irremovibile e spiega: “Non è possibile rispondere a questa domanda, non ha senso”. Questa è la posizione da scienziato.
La storia per punti
Influenza 2024, l’andamento
Ma qual è al momento, a pochi giorni dalle feste, l’andamento del virus influenzale? “Sembra stranamente più lento rispetto al passato - è la sintesi del professor Ciccozzi -. La settimana scorsa la percentuale di contagiati era inferiore, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. La rete di sorveglianza RespiVirNet registra 8,6 casi per mille assistiti, l’anno precedente la percentuale svettava all’11,5%. Maggiormente colpiti i bambini sotto i 5 anni (21,2 casi per mille assistiti). L’incidenza è di 4,93 tra chi ha 65 anni o ha superato quell’età. Guardando a questi numeri, è il ragionamento di Ciccozzi, “alla fine potremmo avere meno contagi, rispetto all’anno scorso”.
I virus che stanno circolando
Ma quali sono i virus che stanno circolando in questo momento? "Oltre all’influenza, soprattutto virus respiratorio sinciziale e Covid”. Il professore mette in fila le incidenze: 2,4%; 3,6%; 3,2%”.
Il caso morbillo
Ma c’è invece una malattia che sta montando in Italia “e praticamente non ne parla nessuno, il morbillo”, mette sotto la lente Ciccozzi. A novembre i casi erano poco meno di mille, 935. “I bambini più colpiti sono quelli nella fascia tra zero e 4 anni – aggiunge lo scienziato –. Nell’ultimo bollettino Iss l’incidenza era del 74,8% per milione di abitante. Poi cala, per risalire tra i 15 e i 39 anni al 52,8%. Ed è inevitabile, questi sono i fratelli e i genitori dei bambini che portano il morbillo a casa da nido e asilo”.
Virus e Giubileo
C’è però una scadenza che deve tenerci in allerta, “dal 24 dicembre inizia il Giubileo - guarda avanti l’epidemiologo -. Milioni di persone arriveranno a Roma, con loro si sposteranno virus e batteri. Quindi potremmo avere un’impennata di casi. Per questo dico, occhio al Giubileo. Ma non per spaventare. Dobbiamo mettere in conto l’ipotesi”.
I consigli per un Natale sicuro
E allora quali sono i consigli per un Natale sicuro? “Il consiglio è soprattutto uno, usare la mascherina – si raccomanda il professore -. Da indossare nei luoghi chiusi e affollati, da treni, metropolitane e aerei”.