Influenza in Italia, ecco le segnalazioni arrivate fino ad oggi al ministero della Salute

Maria Rosaria Campitiello: “In Sardegna un caso non tipizzabile. Ma non è detto che si tratti di una variante sconosciuta”. Massimo Andreoni (Sima): “Da tenere sotto particolare attenzione i virus aviari. Se imparassero a trasmettersi da uomo a uomo, potrebbero scatenare una pandemia”

di Redazione Salus
4 novembre 2024
Vaccino per l'influenza: quanti sono al 4 novembre i casi accertati in Italia

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Roma, 4 novembre 2024 - Nella rete di sorveglianza dell’influenza 2024-2025 RespirVirNet, attiva da un mese, ad oggi ci sono 4 casi ufficiali.

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Lo spiega a Quotidiano.net Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento Prevenzione del ministero della Salute. Che chiarisce: “In questo momento non c’è ufficialità di infezioni da H3N2 (influenza cosiddetta australiana, ndr). Ci sono invece 3 casi di H1N1 e un caso, in Sardegna, che al momento non è riconoscibile. Ma non è detto che si tratti di una variante sconosciuta, potrebbe trattarsi più banalmente di un errore di tipizzazione”.

Sintomi e rischi dell'influenza australiana
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A questo link tutte le info sulla rete RespirVirNet

In questo sistema di sorveglianza integrata che monitora le varianti, chiarisce ancora la dirigente del ministero, vengono comunicati i dati da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e ospedali. “In ogni caso – sottolinea – non ci sono allarmi al ministero”.

Infine Campitiello ricorda “l’importanza di vaccinare anziani e malati cronici, visto che i vaccini disponibili quest’anno coprono anche questo sottotipo del virus. Nell’emisfero australiano - ha concluso - questa variante ha già circolato e non ha avuto conseguenze particolarmente gravi in persone non a rischio”.

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), spiega: “Aspettiamo conferme. Il sistema di sorveglianza di fatto è composto da due ‘canali’, uno raccoglie i casi clinici, segnalando sindromi respiratorie acute, l’altro i campioni che poi sono inviati all’Istituto superiore di sanità che deve valutare che tipo di virus stanno circolando”.

Da tenere sotto particolare attenzione “i virus aviari. Perché se imparassero a trasmettersi da uomo a uomo, potrebbero scatenare una pandemia”.