Influenza aviaria, la ‘ricetta’ di Kennedy: “Lasciamo che si diffonda”. Esperti in rivolta
“Gli uccelli più resistenti si salveranno”. La proposta del ministro della Sanità Usa è sostenuta anche dal collega Rollins (Agricoltura): “Allevatori disponibili all’esperimento”

Allevamenti decimati dall'influenza aviaria
Roma, 20 marzo 2025 – Lasciare che l'aviaria si diffonda e vedere quali animali, “i più resistenti, si salveranno. È la proposta di Robert F. Kennedy Jr., ministro della Sanità Usa, per affrontare l'epidemia di aviaria che sta devastando allevamenti di pollame degli Stati Uniti.
Con il costo delle uova alle stelle e i timori sulla salute, Knnedy Jr. minimizza. Invece di abbattere i volatili quando l'infezione viene scoperta, gli allevatori "dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di lasciare che si diffonda in modo da poter identificare gli uccelli che ne sono immuni e preservarli”, propone il ministro di Trump. Poco tempo fa, aveva parlato della vitamina A come antidoto al morbillo.
Rollins: “Allevatori disponibili a esperimento pilota”
Kennedy ha più volte ribadito la sua idea nelle ultime interviste a Fox News. Anche Brooke Rollins, il ministro americano dell'Agricoltura sotto la cui giurisdizione ricadono gli allevamenti, ha espresso il suo sostegno all'idea. “Ci sono alcuni allevatori che sono disposti a un esperimento pilota”, ha detto Rollins all’emittente televisiva.
I veterinari: “Idea terribile”
Gli scienziati veterinari hanno affermato che lasciare che il virus si diffonda senza controllo sarebbe disumano e pericoloso e avrebbe enormi conseguenze economiche. "È un'idea davvero terribile, per innumerevoli ragioni", ha affermato Gail Hansen, ex veterinaria statale del Kansas.
Da gennaio 2022, sono stati segnalati più di 1.600 focolai in fattorie e allevamenti di pollame, in tutti gli Stati. Colpiti più di 166 milioni di uccelli e ogni infezion è un'opportunita' per il virus, chiamato H5N1, di evolversi in una forma più virulenta. I genetisti hanno monitorato attentamente le sue mutazioni: finora il virus non ha sviluppato la capacità di diffondersi tra le persone.