Influenza, esplodono i casi. Aviaria, alert del Cdc Usa: “Accelerare i test sui ricoverati per sospetti H5N1”

L'influenza continua a diffondersi in Italia con un brusco aumento dei casi nella seconda settimana di gennaio. I bambini sotto i 5 anni sono i più colpiti

di Redazione Salus
17 gennaio 2025
Influenza, una foto archivio (iStock)

Influenza, una foto archivio (iStock)

Roma, 17 gennaio 2025 – L'incidenza dell'influenza in Italia è in costante aumento, soprattutto tra i più piccoli, secondo il rapporto settimanale RespiVirNet-Sorveglianza integrata dei virus respiratori dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Nella seconda settimana di gennaio 2025, i bambini sotto i 5 anni hanno registrato un'incidenza di 25,5 casi per mille assistiti, superando di gran lunga la media nazionale. Il livello d'incidenza in tutte le fasce d'età è pari a 14,3 casi per mille assistiti (12,1 nella settimana precedente). I casi stimati di sindrome simi-influenzale sono circa 841.000 nell'ultima settimana: un boom, per un totale di circa 6.793.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza.

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Le regioni più colpite dai virus

Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, l'Iss sottolinea che il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori. Tra le Regioni, più colpite risultano Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.

Influenza e non solo

In particolare, la percentuale dei campioni risultati positivi all'influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 27,2%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (25,3%). Su 2.852 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 777 sono risultati positivi al virus influenzale, 641 di tipo A (312 di sottotipo H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non ancora sottotipizzati) e 136 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 188 (6,6%) sono risultati positivi per VRS, 88 (3%) per SARSCoV-2 e i rimanenti 259 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 183 (6,4%) Rhinovirus, 105 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 50 Adenovirus, 28 Metapneumovirus, 18 virus Parainfluenzali e 15 Bocavirus.

Ad oggi, afferma l'Iss, "sul portale RespiVirNet non è stato segnalato alcun campione positivo per influenza di tipo A 'non sottotipizzabile' per i virus influenzali stagionali e/o appartenente ad altro sottotipo (es. A/H5)".

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Aviaria, allerta negli Usa

Intanto però, negli Usa, si alza il livello di attenzione sull'influenza aviaria. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno inviato un alert a medici e laboratori perché accelerino i tempi per i test di sottotipizzazione del virus in pazienti ricoverati con sospetta influenza aviaria. Obiettivo: "Prevenire ritardi nell'identificazione delle infezioni umane" da "virus A H5N1", e supportare così "un'assistenza ottimale ai pazienti e un controllo tempestivo delle infezioni e l'indagine sui casi", si legge nel documento.

Accelerare sui test

I casi umani di infezione da virus dell'influenza aviaria A H5 negli States hanno raggiunto quota 66 nel 2024 (67 dal 2022). "La maggior parte delle infezioni negli esseri umani è stata clinicamente lieve, ma è stato segnalato un decesso", ricordano i Cdc. La sottotipizzazione, rimarcano, è particolarmente importante nelle persone che hanno avuto una storia di esposizione rilevante ad animali selvatici o domestici infetti o potenzialmente infetti dal virus dell'influenza aviaria A H5N1. I Cdc, dunque, ora raccomandano che "tutti i campioni respiratori positivi all'influenza A provenienti da pazienti ospedalizzati, in particolare quelli in terapia intensiva, vengano sottotipizzati per i virus dell'influenza stagionale il prima possibile dopo il ricovero, idealmente entro 24 ore".

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Focus sugli animali

Ai medici viene indicato di raccogliere informazioni complete sull'eventuale esposizione ad animali selvatici e domestici, compresi i pet (ad esempio gatti) e a prodotti di origine animale (pollame, mucche da latte, latte vaccino crudo e prodotti a base di latte vaccino crudo, cibo per animali a base di carne cruda) o su un recente contatto ravvicinato con un caso sospetto. E’ di oggi la notizia che un gatto è stato trovato positivo all’aviaria in provincia di Bologna.