Influenza 2025, Pregliasco: “Previsti 14 milioni di casi, fino a 10mila vittime a fine inverno”

Secondo il virologo il picco si registrerà con la riapertura delle scuole. “Meno casi di Australiana rispetto alle previsioni ma c’è mix di virus respiratori”. Il Covid? “In una settimana 31 morti”

di Redazione Salus
6 gennaio 2025

Roma, 6 gennaio 2025 – Con la riapertura delle scuole e la fine delle vacanze natalizie, caratterizzate della triade "viaggi-baci-abbracci", come la definisce il virologo Fabrizio Pregliasco, torna l’allerta virus influenzali. "Il picco ci sarà con la riapertura delle scuole quando molti bambini e ragazzi che si sono ammalati spargeranno il virus", anticipa il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio. “I dati che abbiamo oggi a disposizione sono sottostimati a causa della sotto notifica del periodo festivo – avverte Pregliasco –, ma in generale i virus colpiscono in questo momento oltre mezzo milione di persone e quello predominante è l'influenzale". 

Uno scenario differente, quindi, rispetto alle previsioni. Al posto di una “presenza dominante del virus influenzale A/H3N2, l’influenza australiana, stiamo invece vedendo un mix tra quel virus e l'A/H1N1 che spaventa di meno rispetto all'australiano che ha effetti più pesanti – aggiunge il virologo –. Poi ci sono anche molti altri virus respiratori in particolare il virus respiratorio sinciziale e le conseguenze le vediamo nelle famiglie". Ma anche il Covid fa la sua parte, anche se non in una fase particolarmente acuta. “La settimana scorsa di Covid sono morte in Italia 31 persone, 42 pazienti sono finiti in terapia intensiva e 1.400 sono stati ospedalizzati” fa il punto Pregliasco, che sottolinea l’importanza per le persone anziane e fragili di fare il tampone di fronte a sintomi respiratori, perché “il Covid può nascondersi e se ci fosse si può utilizzare il Paxlovid che è un anti-virale specifico che si assume per bocca e riduce i rischi, visto che il Covid può fare ancora molto male tra anziani e fragili”.

Buone notizie, invece sul fronte delle vaccinazioni antinfluenzali, dove quest’anno si è registrato un aumento. “Solo in Lombardia sono state due milioni, dato superiore a quello degli anni scorsi. Pochissime invece le adesioni ai vaccini Covid", osserva Pregliasco, che azzarda una stima complessiva delle vittime a fine inverno, tra Covid e influenza. "Potrebbero esserci tra 1.000 e 1.500 morti come causa diretta di Covid o influenza ma come concausa, su fragili e anziani che hanno già altre patologie, la previsione a fine stagione è tra 8.000 e 10.000 vittime e 14 milioni complessivi di casi dovuti ai vari virus influenzali".