I manager della sanità sul PNRR: "Necessario un cambio di rotta"

Le considerazioni degli esperti della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina in vista dell'impiego dei fondi europei

di Redazione Salus
29 aprile 2022
Medical Team Performing Surgical Operation in Modern Operating Room

L’organizzazione sanitaria in Italia è riuscita a fronteggiare lo scossone della pandemia, ma è necessario resettare il sistema, rigenerarlo dalle fondamenta. “Al momento – afferma Mattia Altini, confermato alla presidenza della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina (SIMM) – riusciamo a gestire le situazioni di crisi, nonostante alcune difficoltà, come l’eccessiva eterogeneità degli approcci regionali, ma sarà fondamentale, per il futuro, uniformare l’erogazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) su tutto il territorio nazionale migliorando l’allocazione delle risorse, auspicando un maggior coordinamento europeo”.

 

Coordinamento e capitale umano

Dato atto che il PNRR rappresenta una opportunità unica in termini di investimenti, occorre evitare di sprecare queste risorse, che serviranno a trasformare e migliorare l’esistente, in primis generando maggior valore da tutte le competenze professionali che concorrono al buon funzionamento del sistema articolato tra ospedale, territorio e la dimensione rappresentata dalla telemedicina. Ad esempio, affermano gli esperti di management sanitario, occorre aprire al merito nell’ingresso e nella progressione di carriera (criteri di assunzione e reclutamento ormai datate vanno superate, la crescita ancorata all’anzianità finisce per appiattire gli standard di cura e punisce i talenti).

 

Si chiede una politica capace di comprendere che il denaro in arrivo venga recepito come un investimento, in grado di trasformare il modo con cui si opera. La parola d’ordine è osare, allo scopo di mandare in soffitta norme e consuetudini ormai obsolete, farraginose, che portano a operare ancora a compartimenti stagni, creando difficoltà a chi è chiamato garantire la tutela della salute dei cittadini attraverso sinergie. In altri termini il denaro va impiegato coinvolgendo il personale nella rivoluzione, altrimenti si rischia di creare contenitori nuovi di zecca mantenendo una mentalità vecchia, indebitandoci in maniera irresponsabile.