Giornata europea della logopedia: 5 consigli per il recupero del linguaggio
Circa 1 milione di bambini e ragazzi in età scolare ha difficoltà linguistiche: dal difetto di pronuncia ai disturbi dell’apprendimento. Telefoni aperti fino al 7 marzo alla Federazione Logopedisti Italiani: il numero da chiamare

La logopedia si occupa di individuare e curare i disturbi del linguaggio e, di conseguenza, dell'apprendimento
Circa 1 milione di bambini e ragazzi in età scolare, pari al 10%, ha difficoltà linguistiche che vanno dal ‘semplice’ disturbo del linguaggio, come il ritardo nell’esprimersi a parole o i difetti di pronuncia, ad altre problematiche più importanti che arrivano a incidere sull’apprendimento. Tali problematiche sono tanto più evidenti e possibili in contesti di svantaggio sociale e culturale. Lo attesta il manifesto promosso dall’Atlas Think Language First, che intende mettere in luce come la mancata presa in carico di un iniziale disturbo del linguaggio possa precludere lo sviluppo del potenziale del bambino fino a raggiungere livelli di vera e propria limitazione linguistica.
Ecco dunque le cinque ‘best practice’ da mettere in campo suggerite a livello internazionale in occasione, il 6 marzo, della Giornata Europea della Logopedia 2025, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, abbattere il rischio di barriere comunicazionali e definire politiche che promuovano l’interazione tra linguaggio e ambiente. I consigli pratici sono cinque: ecco quali.
1. Limitare lo screen time
Favorire l’incontro “reale” con l’ambiente limitando l’utilizzo di strumenti digitali e tecnologie. L’American Academy of Pediatrics (2024) raccomanda di ridurre lo screen time (il tempo trascorso sugli schermi) e l'uso dei media per i bambini di età inferiore ai 2 anni quale possibile fattore di rischio per lo sviluppo di minori competenze linguistiche e socio-emotive nei piccoli, eccezion fatta se la visione di contenuti educativi avviene sotto la supervisione del genitore/caregiver.
2.Tempo libero di qualità
Promuovere un tempo libero di qualità con iniziative che stimolino la creatività, l’interazione con il prossimo, il dialogo e la comunicazione, l’esplorazione dell’ambiente circostante.
3.Vita sana con l’interazione sociale
Includere il linguaggio e l’interazione sociale fra i determinanti di salute, ovvero tra i fattori di “vita sana” insieme all’alimentazione e al movimento.
4.Ambiente ricco di stimoli
Arricchire l’ambiente di stimoli per arricchire la comunicazione e per arricchire sia bambini che adulti di possibilità e opportunità per il loro futuro.
5.Logopedista sentinella
Valorizzare la figura del logopedista come sentinella per l’intercettazione dei disturbi del linguaggio e come professionista competente e autorevole in grado di intervenire nella cura della patologia e promuovere un contesto ambientale favorevole.
Logopedisti: il numero da chiamare
In Occasione della Giornata Europea della Logopedia, la Federazione dei Logopedisti Italiani (Fli) dal 3 al 7 marzo 2025, apre le proprie linee telefoniche a cittadini e pazienti dalle 15 alle 17 al numero 345.2754760. Non solo: il 6 marzo si terrà un webinar aperto a tutti i cittadini: le informazioni per collegarsi sono sul sito www.fli.it e sui social media FLI. “IL manifesto, ideato dai nostri colleghi inglesi, è straordinario. Come logopedisti sottolineiamo da sempre il ruolo cruciale dell’ambiente, ricco di stimoli, strutturato, come fonte per l’acquisizione di vocaboli, parole, esperienze – spiega Tiziana Rossetto, logopedista e presidente Fli. Tutto questo, integrato a stimoli visivi e sonori, contribuisce a favorire lo sviluppo e il mantenimento delle competenze comunicative. Queste ultime, a loro volta, sono un fattore chiave per la salute della persona”.
Leggere libri e uscire all’aperto
Crescono inoltre le evidenze secondo cui la stimolazione linguistica, inclusa la lettura condivisa di libri, da parte della famiglia nei primi mesi e anni di vita promuova competenza e capacità comunicative presenti e future del bambino. Non solo. “Anche la stimolazione extralinguistica, come una passeggiata nella natura, una visita al museo, la frequentazione di un centro sportivo, sono dei “plus” importanti per le abilità comunicazionali - precisa Francesco Campanella, logopedista del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive all’Università di Trento -. Tutte queste stimolazioni, in modo graduale e funzionale all’età, se necessario anche con il supporto del logopedista, vanno proposte al bambino a partire dai primi due anni di vita; esse rappresentano infatti dei mattoni per la sua formazione futura, sociale, scolastica, relazionale e successivamente professionale”.
Ambiente contro decadimento cognitivo
“L’ambiente, nella sua complessità, deve essere pertanto un luogo accessibile a tutti, di inclusione e promotore delle potenzialità individuali – dichiara Marco Simoni, logopedista al Centro Regionale Invecchiamento cerebrale dell’Azienda Ospedale Università di Padova – con un impegno che deve prolungarsi nell’intera vita della persona. Vi è infatti evidenza che anche in età adulta l’ambiente influenza le competenze comunicative e cognitive, prevenendo ad esempio il decadimento cognitivo patologico. Ciò significa che a fianco di un’alimentazione sana, della pratica fisica, anche il mantenere una rete di relazioni sociali in contesti ambientali positivi costituisce un ‘determinante’ di salute”.