Lo stile di vita influenza il dolore cronico: ecco perché

Se ne è parlato al congresso dell’Associazione italiana di fisioterapia a Firenze. Anche la tecnologia può aiutare nei i trattamenti di patologie ortopediche, muscolo scheletriche e dell'atleta.

di REDAZIONE SALUTE
23 novembre 2024

Dolore cronico e acuto influenzato dallo stile di vita e della tecnologia. Se è vero che la percezione della soglia di dolore è un fatto assolutamente personale, i medici mettono in guardia i pazienti: lo stile di vita può fare molto nei trattamenti delle patologie ortopediche, muscolo scheletriche e dell'atleta. È stato questo il filo conduttore di uno dei momenti di confronto del congresso scientifico internazionale a Firenze dell'Associazione italiana di fisioterapia (Aifi).

Ma non solo: ormai molte ricerche scientifiche spiegano, dati alla mano, che anche la meditazione e lo yoga incidono positivamente sull’andamento del dolore e del decorso post operatorio

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Lo stile di vita aiuta a migliorare il dolore cronico

Dolore e stile di vita

Gli esperti i Aifi si sono confrontati sui “trattamenti che possono essere adottati per cercare di far fronte al benessere dei nostri pazienti” e su “come lo stile di vita possa effettivamente influenzare il dolore cronico e in che modo i fisioterapisti devono tenere in considerazione gli stili di vita e la biologia nelle modifiche del comportamento”, spiega Greta Castellini, delegata alla ricerca scientifica per Aifi e ricercatrice all'Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano.

App e tecnologia per la cura

Un’alimentazione corretta, basata su cibi con effetto antinfiammatorio, e una vita improntata al benessere del corpo sono strumenti importanti per migliorare la reazione del corpo a cure e trattamenti. Ma non solo. Anche la tecnologia può aiutare. Ecco come.

"La tecnologia ha un ruolo importante - conferma Greta Castellini- si è parlato in questo senso di valutazione tramite app, telefoni, delle tecnologie innovative che ovviamente possono supportare il lavoro dei fisioterapisti nelle diagnosi, dunque anche nel trattamento dei nostri pazienti dando sempre più strumenti ai nostri fisioterapisti e ai pazienti per raggiungere un benessere completo”.